A Melegnano si parla di un nuovo Bollettino Comunale in arrivo. Le critiche delle opposizioni: «Che non dia voce esclusivamente alla Giunta»

«Progetto a costo zero - sottolinea -. Il vincitore del bando, che contiamo di trovare entro Natale, avrà l’incarico di andare a raccogliere pubblicità presso i nuovi sponsor, autorizzato da una lettera firmata dal Sindaco e da me».
Nessuna assegnazione in denaro, quindi: il bollettino sarà, su intenzione di Raimondo, aperto a tutto il Consiglio comunale, alla maggioranza come alle minoranze. Osservazione: l’Assessorato non ha pensato di mettere in piedi un ufficio stampa, elemento essenziale per la trasparenza nei confronti degli elettori e, non da meno, occasione per creare posti di lavoro nel settore pubblico? «Mi sarebbe piaciuto, Ma costa troppo - è la replica di Raimondo -. C’è un 25% di popolazione, gli over 65, che non può raggiungere Facebook né Internet, dove siamo piuttosto attivi con la comunicazione. Giusto, quindi, arrivare nelle case di ciascuno di loro».
L’umore dell’opposizione non è del tutto sereno. «D’accordo - commenta Lucia Rossi, consigliere di minoranza e capogruppo di Insieme Cambiamo -, ma resta tutto da discutere. Che non divenga un bollettino della Giunta o della sola maggioranza, né un rotocalco da lettere al direttore. Deve diventare un punto di riferimento per tutti i cittadini. Ci sono da stabilire perciò regole di accesso al giornale».
Alza i punti di domanda, poi, la sinistra storica. «Ho la sensazione che dietro l’operazione ci sia già un soggetto interessato a farsene carico», è la valutazione di Pietro Mezzi, consigliere e capogruppo di Centrosinistra Melegnano. «L’iniziativa è legittima, ma è già stata tentata dall’Amministrazione Bellomo senza successo durante gli scorsi cinque anni, con l’intenzione di assegnare i lavori a un soggetto legato a Forza Italia e residente nel Lazio». Criticabile, secondo l’ex sindaco, il fatto che nel progetto non sia stata consultata alcuna Commissione consiliare competente in materia di informazione. Da quanto racconta, «durante i miei mandati realizzai un progetto simile coinvolgendo, però, un comitato di redazione composto da personale esterno alla politica. Oggi il tutto sembra fatto al chiuso. Presenteremo un’interpellanza».

Marco Maccari