Spazzola, arriva la smentita di Riccardo Grecchi Spadaccini: «Non ricevo alcun tipo di “balzello”»
Le dichiarazioni di un nostro interlocutore, contenute nello scorso articolo, affermano che un condominio del quartiere Giardino paga 4200 euro annui, definiti «balzello e contratto di servitù», per far passare i propri tubi di scolo sotto campi di proprietà privata, siti presso un ramale della roggia Spazzola. Questo condominio sembra non essere il solo. Riccardo Grecchi Spadaccini, presidente del consorzio che gestisce la Spazzola e proprietario, assieme ad altri venti nomi, delle campagne che circondano la città, si è messo in contatto con noi. Riportiamo le sue precisazioni e le sue smentite: «Spadaccini non percepisce 50 lire da nessun condominio. Anzi, percepisco solo danni – rincara il presidente – da parte del Comune, che è gravemente responsabile da oltre trent’anni di scaricare i reflui fognari in acque irrigue». Il presidente spiega che il Comune di Melegnano, da alcuni mesi, ha in pendenza una causa civile (che, se si attueranno le sue intenzioni, diverrà penale) da lui intentata su questa materia. Dalle sue parole, apprendiamo che le acque della roggia Spazzola esistono per irrigare i terreni agricoli del consorzio. Ma la Spazzola, entrata dalla via Emilia, in via 23 Marzo inizia a raccogliere di tutto: acque superficiali, acque pesanti di officine meccaniche, scorie organiche e scarti di abitazioni, benzene, solforati, detersivi, catrame e così via, lungo il tragitto delle strade Castellini, Monte Grappa, Predabissi, Cadorna, Giardino. Non tutte regolarmente allacciate a una fognatura. In breve, Grecchi Spadaccini è a sua volta stanco di sopportare «l’indifferenza delle Amministrazioni comunali». Basta un bicchiere d’olio, dice, a cospargere un ettaro di terra, con conseguenze su foraggio, carne, latte. Lo stupirebbe, infine, l’esistenza di accordi che obbligano a «pagare balzelli»: costituirebbero, conclude Spadaccini, «degli illeciti».
Marco Maccari