I sindaci chiedono l'elezione diretta del primo cittadino della futura Città Metropolitana

Conferenza metropolitana. A settembre sarà convocato l’organismo previsto dal Governo per elaborare e deliberare lo statuto della Città metropolitana. Sarà utile, secondo le dichiarazioni del presidente della provincia, Guido Podestà, coinvolgere tutti i soggetti coinvolti, del mondo imprenditoriale, dei servizi e delle forze politiche.

Per fornire risposte concrete ai cittadini in tema di ambiente, infrastrutture e trasporto pubblico.  Inoltre, ha  fatto sapere Podestà, che sono molte le lettere inviate dai sindaci  al Presidente del Consiglio e al Parlamento per chiedere l’elezione diretta a suffragio universale del futuro sindaco metropolitano. Ma sulla nascita del nuovo ente nutre dubbi il vicecapogruppo Pd  provinciale, Roberto Caputo. <<Perché i cittadini -spiega Caputo- potrebbero eleggere in maniera diretta il sindaco della Città Metropolitana, ma non il Consiglio>>. Elezione che resterebbe appannaggio del sindaco del capoluogo,  del presidente della Provincia  e dall’Assemblea dei sindaci che aderiranno.  Inoltre, ha affermato, il vicecapogruppo Pd,  che non è ancora chiaro se la futura Città sarà simile alle altre città europee con le municipalità. «Se così non fosse  - conclude- la Città Metropolitana rimarrà allo stato attuale con un capoluogo e i Comuni. Non cambierà di fatto nulla, ma anzi si creerà una sovrastruttura. In una battuta la chiamerei provincellum».

Redazione web