Coronavirus e mezzi pubblici, De Corato: «a Milano pochi controlli e tutti demandati agli autisti»

«In vista del 18 maggio Atm rinforzi la security e il Comune metta a disposizione più agenti di polizia locale»

Lunedì 18 maggio sarà il primo vero giorno in cui i mezzi pubblici a Milano testeranno la validità delle misure messe in campo finora per contrastare la diffusione del Coronavirus. Tuttavia, al momento, sembrano non mancare diverse criticità. «Arrivano segnali preoccupanti dagli autisti Atm – riferisce Riccardo De Corato, assessore lombardo alla Sicurezza – che, oltre a condurre il mezzo, sono costretti a controllarne la capienza e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale da parte dei passeggeri, richiamarli con il microfono in vettura o chiamare la sala operativa per un interventoMi è addirittura stato riferito da alcuni autisti che capita, a volte, che debbano fermare il mezzo per far indossare la mascherina a chi puntualmente se la toglie una volta salito a bordo o per far scendere alcuni passeggeri irrispettosi delle regole. Ciò è stato denunciato anche dagli stessi sindacati». Per questo De Corato sottolinea la necessità di controlli stringenti, chiedendo ad Atm l’aumento degli addetti alla security ed al sindaco di Milano l’incremento dell’organico del “Nucleo tutela trasporto pubblico” della polizia Locale. «I mezzi di trasporto pubblico, se non controllati, possono essere un veicolo di trasmissione – conclude De Corato -. Queste misure serviranno per tutelare la sicurezza e la salute sia dei viaggiatori, sia degli autisti Atm che devono rimanere concentrati sulla guida senza dover essere distratti da altro».
Redazione Web

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