Coronavirus: l'ospedale provvisorio in Fiera Milano diventa realtà

Fontana: «Ci sono le condizioni per realizzarlo». Potrebbe ospitare 400 posti letto su due piani. Le attrezzature dovrebbero arrivare da tutto il mondo, i finanziamenti saranno prevalentemente privati e pronti a coprire tutta la spesa

Il progetto del nuovo ospedale in Fiera Milano

Il progetto del nuovo ospedale in Fiera Milano

«Ho avuto un incontro con il dottor Bertolaso e con i suoi tecnici, c'è la massima disponibilità per realizzare questa struttura, all'orizzonte ci sono le condizioni per arrivare a una soluzione positiva e a una soluzione rapida». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana parlando dall'interno della Fiera di Milano, nel quartiere Portello, dove dovrebbe presto vedere la luce un ospedale con 400 posti di terapia intensiva. «Questo potrà essere un punto di riferimento per tutto il paese - ha aggiunto -. Siamo in contatto con il commissario Arcuri e con il ministro Speranza, abbiamo presentato il nostro progetto e Arcuri domani ci dirà in che modo e con che entità di macchinari potrà collaborare con noi». L'ospedale si potrebbe sviluppare su due piani, uno di 12mila mq e un altro di 13mila mq e, per quanto riguarda i macchinari, Fontana ha ribadito che «stiamo ragionando in merito anche con aziende straniere». 

Gli spazi messi a disposizione da Fondazione Fiera, i padiglioni 1 e 2 del Portello, sono inutilizzati da alcuni anni e coprono oltre 20.000 metri quadri di superficie. Lì verranno allestiti moduli/container appositamente attrezzati e capaci di ospitare fino a 10 pazienti ognuno, di cui quattro per la terapia intensiva e sei per quella sub-intensiva. La struttura sanitaria temporanea, costerà circa 10 milioni di euro per la parte allestitiva. Potrà essere realizzata in una decina di giorni, compresa la parte edile, gli impianti elettrici, idrici e di distribuzione dell'ossigeno. 

Il problema è trovare i respiratori: «La Protezione Civile - spiega l'assessore al Welfare Giulio Gallera - ci ha detto chiaramente “noi oggi non siamo in grado di recuperare 500 kit di terapia intensiva e il personale idoneo”». Per ovviare a questa problematica Regione Lombardia si affida proprio all'ex capo della Protezione Civile. «Magari Guido Bertolaso – aggiunge Gallera - , che ha una fama internazionale e un nome che ha un peso sulla scena mondiale, può avere accesso a rapporti sia con aziende che con governi che ci consentono di far fronte a questi problemi». Per reperire i macchinari, inoltre, Regione Lombardia ha lanciato una call internazionale mentre «finanziamenti privati - assicura Fontana - sono pronti a coprire quasi tutta la spesa». 

Per quanto riguarda il personale, finora sono stati reclutati 1.082 tra medici e infermieri, con contratti a tempo determinato e con possibilità di conferma.
Redazione Web

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Uno dei moduli che dovrebbero comporre l'ospedale provvisorio

Uno dei moduli che dovrebbero comporre l'ospedale provvisorio Foto Ansa