Franco Lucente assieme a Ignazio La Russa, Guido Crosetto e Giorgia Meloni nella nuova realtà politica "Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale"

È stato annunciato ufficialmente oggi il congedo definitivo dal Popolo della Libertà da parte di Franco Lucente. Il promettente esponente politico – che ricopre altresì il ruolo di primo cittadino di Tribiano (Milano) – ha lasciato dopo una lunga e proficua militanza il partito di Silvio Berlusconi e la carica di rilievo che ricopriva all’interno del direttivo provinciale milanese per confluire nel nuovo schieramento denominato "Fratelli d'Italia – Centrodestra Nazionale", il cui principale leader è individuato nell’On. Ignazio La Russa, affiancato dall'On. Guido Crosetto e On. Giorgia Meloni.

«Personalmente – spiega Franco Lucente – ho deciso di perseguire i valori e gli intenti nei quali si rispecchia la mia identità politica, che ricalcano gli stessi connotati della nuova formazione in fieri. La disgiunzione dal Pdl, partito di cui conservo massima riconoscenza, è riconducibile al sovradimensionamento ove convergevano forze in campo di dissimile estrazione, in taluni casi eccessivamente disparata. In altre parole, io, come molti altri, abbiamo dovuto coesistere in un contenitore oltremodo ampio che, a causa proprio della sua dimensione, ha creato alcune complicanze, tra cui la perdita di identità dei suoi componenti».

Si è dunque aperto un nuovo scenario che rivoluzionerà, nel migliore delle ipotesi, il panorama politico conservatore. «In "Fratelli d'Italia – Centrodestra Nazionale" – continua –, nato dall'incrocio di intenti di importanti personalità, spetterà il compito di ricompattare quei valori che nel tempo si sono purtroppo sfilacciati, attraverso una nuova libertà di pensiero e autonomia di manovra. C'è da aggiungere che questa nuova entità partitica non graviterà esclusivamente – come molti pensano – attorno all'area ex An, ma si renderà disponibile ad aprire anche a componenti del Pdl e ai molteplici delusi della politica che in noi potranno trovare una giusta e coerente rappresentanza. Perché questo è quello che ci chiede la gente!».