Il Leone XIII vince il 1o Trofeo Maurizio Mosca

Un evento organizzato dal direttore generale dell'A.C. Macallesi, Francesco Capriglia, in collaborazione con Pietro Borgazzi e la redazione di Sportmediaset, per ricordare la grande figura di Maurizio Mosca, il popolare giornalista sportivo tanto amato dal pubblico. Da citare, per il loro sostegno, il direttore di Sportmediaset Ettore Rognoni e tutti gli amici di Maurizio Mosca della redazione. I13 TROFEO MOSCAn particolare, Marco Manuele Paolini e Luca Serafini. Ad affrontarsi sul campo sono state tre tra le squadre più antiche e celebri di Milano: l'Iris 1914, il Leone XIII, squadra in cui ha militato Maurizio Mosca da giovane, e l'A.C. Macallesi, squadra organizzatrice. Ospiti d'eccezione nonché padrini del torneo sono stati i due giornalisti sportivi Mino Taveri e Alberto Brandi. Ma non solo, presente all'evento è stato anche il plurititolato Giovanni Trapattoni. La manifestazione si è aperta con le toccanti parole di Benedetto Mosca, che ha sottolineato una delle qualità più importanti del fratello Maurizio, ovvero quella di essere un grande maestro di vita. Ma le emozioni hanno lasciato il segno anche sul campo da gioco. L'ardore e agonismo emerso da tutti i ragazzi, infatti, hanno fatto capire come per loro fosse importante portare a casa questo trofeo onorando appieno la memoria del grande Maurizio. A conquistare la finale, valevole per l'ambito trofeo, sono state l'A.C. Macallesi e il Leone XIII. 13 VINCITORIEvidentemente, però, il tifo di casa non è bastato, e a conquistare il primo posto sono stati gli ospiti. Forse sarà stata una coincidenza, il destino o forse sarà stato proprio Maurizio che da lassù ha consegnato la vittoria del torneo alla squadra in cui ha militato da giovane. A premiare i ragazzi sono stati Benedetto Mosca, Mino Taveri e Alberto Brandi. «Il giorno prima di morire mi ha detto che sarebbe andato in vacanza, sapeva di andare in ospedale a curare la sua malattia e forse sapeva anche di morire, ma questo non ce lo ha mai detto» ha commentato Taveri. «Maurizio era un amico, un compagno di lavoro e un fratello» ha continuato Alberto Brandi. Sono state spese belle parole anche da padre Ceroni, attualmente animatore spirituale dell'istituto Leone XIII ed ex professore di Maurizio: «La vita è splendida se vissuta intensamente e con coraggio, che siate cristiani o no. Ricordate che voler bene alla gente è la cosa che fa grande la storia dell'umanità». Insomma, le emozioni non sono mancate e il ricordo di Maurizio Mosca rimarrà per sempre una striscia indelebile del calcio e dello sport in generale. Grazie Maurizio per tutto ciò che ci hai insegnato! Rimarrai per sempre nei nostri cuori!
Giancarlo Capriglia