Milano: al via una maxi opera di ripulitura dai graffiti per i muri delle case popolari

L’intervento nasce dall’accordo stipulato tra Comune, Metropolitane Milanesi e Comitati dei residenti. Destinatari saranno i complessi di via Santi Ferdinando 6/8, via Guido Coppin 3 e via Nikolajevka 1/3/5

Insieme per ripulire le case popolari da scritte, scarabocchi e tag. Comune di Milano, MM e i Comitati Milanesi hanno sottoscritto a Palazzo Marino un accordo operativo per intervenire sui complessi di via Santi Ferdinando 6/8 e via Guido Coppin 3 (entrambi nel Municipio 6) e di via Nikolajevka 1/3/5 (Municipio 7). Si inizierà proprio da questo ultimo complesso, nella mattinata di sabato 28 settembre. Verrà fornito tutto il materiale necessario al lavoro dei volontari: tute, guanti, materiale pulente atossico e vernici, attrezzi. Laddove le singole associazioni non abbiano copertura assicurativa, sarà il Comune a fornirla (copertura antinfortunistica e Responsabilità Civile verso il Comune e verso terzi). In tal caso sarà richiesto ai cittadini che svolgeranno l’attività di iscriversi al “Registro dei cittadini attivi”, costituito anche con questo fine. «Questo tipo di brutture non colpisce solo il senso estetico – spiegano Salvatore Crapanzano e Fabiola Minoletti, rispettivamente presidente e vicepresidente del Coordinamento Comitati milanesi – ma ha anche un effetto psicologico, alimentando il senso di insicurezza e di sfiducia dei cittadini. Eliminarle, quindi, diventa un gesto importante e significativo. Finito il lavoro, lasceremo agli inquilini le vernici rimanenti, in modo che possano intervenire se le scritte vandaliche dovessero ripresentarsi. Questo tipo di intervento da parte degli abitanti è già avvenuto in molti altri casi, dimostrando che mantenere pulite le facciate è possibile».
Redazione Web

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo