Milano, arrestata ladra seriale di gioiellerie con alle spalle curriculum criminale

Si tratta di Maria Piera Pesce, la sua tecnica era semplice ed efficace, inoltre i suoi vestiti eleganti nascondevano le reali intenzioni

Tra la refurtiva un Patek Philippe del valore di 136mila euro

A Milano due prestigiose gioiellerie hanno subito dei furti, e il colpevole era sempre e solo uno, o meglio, una. Si tratta infatti di una ladra con alle spalle un lungo curriculum criminale, iniziato nel 1979, ma che non ha potuto evitare le manette nonostante la fuga in Germania. Protagonista dei furti denunciati dalle gioiellerie “Pisa” e “Mercanti d’Oro” è Maria Piera Pesce, 52enne di etnia sinti. Il suo modus operandi era semplice e al contempo molto efficace, basti pensare che tra la refurtiva compaiono creazioni con un valore che varia dai 20mila euro di un orologio Daytone, ai 136mila euro di un Patek Philippe. Vestita in modo elegante, e parlando con estrema disinvoltura, la malvivente dava l’impressione ai negozianti di trovarsi in un ambiente a lei molto familiare, chiedendo informazioni in merito agli oggetti e creazioni maggiormente costosi, che le venivano mostrati e inconsapevolmente “serviti su un piatto d’argento”. Esaminava i gioielli sul bancone, e individuato l’elemento prediletto, chiedeva di poter procedere all’acquisto di un altro prodotto lasciando una caparra. A quel punto, in un momento di distrazione del commesso, appoggiava la borsa sul tavolo coprendo esattamente la creazione a cui mirava fin da subito, per poi rubarla dileguandosi. A tradirla sono state le telecamere di video sorveglianza che hanno evidenziato un elemento ricorrente nei furti che non fosse il modus operandi: il foulard, sempre lo stesso in tutte le occasioni. Le forze dell’Ordine sono successivamente risalite all’identità della donna, riuscendo a procedere al suo arresto nonostante la fuga in Germania.