Milano, maxi sequestro di utensili per edilizia rubati: 10mila pezzi per 500mila euro di valore

Fermato racket che rubava merce ad aziende e artigiani per rivenderla nei mercati del baratto, in piazzale Cuoco e in piazzale Tirana

Assessore Rozza: «Rivedremo la delibera sui mercati del baratto»

Oltre 10 mila utensili e strumenti professionali per edilizia, per un valore di oltre 500 mila euro sul mercato dell’usato, sono stati sequestrati in diversi momenti dalla polizia Locale di Milano. La requisizione è frutto di una indagine, tuttora in corso, sul commercio illecito di elettroutensili e attrezzature varie di provenienza furtiva nei vari mercatini dell'usato della città e tramite siti internet. L'attività investigativa ha avuto origine da una denuncia di furto presentata nei mesi scorsi da un artigiano a cui avevano rubato dal furgone diverse attrezzature professionali, quali trapani a percussione, tassellatori, livelle elettroniche e due rilevatori di fumi, per un valore approssimativo di circa 8.000 euro. Durante un controllo effettuato nel mercato domenicale di Piazzale Cuoco, presso una delle tante bancarelle gli agenti hanno rinvenuto proprio uno dei rilevatori di fumi di proprietà dell’artigiano. Il titolare del banco, che non è stato in grado di fornire prova della legittima proprietà del materiale esposto, è stato denunciato per ricettazione e tutta la merce sequestrata. L’attività di indagine, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Milano, è poi stata estesa anche al mercato di piazzale Tirana ed ha portato al sequestro di oltre 10 mila utensili professionali per idraulici, elettricisti, cantieri edili e giardinaggio, tutti risultati rubati. La polizia Locale ha quindi provveduto a denunciare per ricettazione 11 persone, tra cui figurano italiani, marocchini ed egiziani. «Tutti coloro che hanno subito un furto di questo genere di materiali – ha fatto sapere il Comandante della polizia Locale, Antonio Barbato - e siano in possesso di documenti relativi all’acquisto o ai codici identificativi, possono inviare una email a [email protected] con numero di telefono, copia della denuncia e relativa documentazione. Saranno contattati nel caso venisse ritrovato materiale di loro proprietà tra quello sequestrato». «Stiamo pensando di rivedere la delibera che istituisce i mercati del baratto – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza –, perché la possibilità di vendere merce fino a 300 euro lascia maglie troppo larghe».
Redazione Web