Oktagon 2012: lo spettacolo è sul ring

Sono passati tanti anni dalla prima edizione del 1996 ma lo spirito di chi ancora oggi partecipa e assiste all’Oktagon, evento che si tiene al Forum di Assago (MI), è rimasto immutato negli anni.


L’Oktagon diventa ogni anno un’occasione unica per più di 10mila appassionati per sostenere gli atleti dagli spalti e incoraggiarli, applaudendo la sportività e fischiando senza freni le scorrettezze.

Oktagon 2012 ha offerto tre gare in un solo show: Made in Thailand, relizzato con la collaborazione dell’ambasciata thailandese a Roma e del Consolato  thailandese a Milano, che ha visto tre incontri di muay thai, rispettosi delle regole tradizionali della boxe thailandese; Fight code, una serie di match in registrazione televisiva a livello internazionale e presentati dall’energica Barbara Snellenburg, ricordata romanticamente dal pubblico italiano per la sua interpretazione in Piccolo Grande Amore al fianco di Raoul Bova.  Infine Oktagon the cage, un’iniziativa che propone il fenomeno delle mixed martial art (MMA); vera e propria aggressione tra i combattenti, al limite della rissa, in cui l’unica regola è quella di non colpire alla nuca e ai genitali l’avversario; per il resto tutto è concesso. Spettacolo di gran voga tra tanti ma in cui non si ritrova niente dell’eleganza e dello stile fluido e quasi ipntoico di certe performance che gli atleti di Thai hanno saputo dare al pubblico quest’anno. Lo spettacolo è iniziato con cinque incontri fuori dalla competizione internazionale, tra cui è da ricordare l’unico match tra combattenti donne: Veronica Vernocchi e Paola Cappucci; quest’ultima ha deliziato con un bel pugno girato il pubblico pur uscendo sconfitta dal match. Delle competizioni a spettro internazionale si è distinta particolarmente quella dell’atleta dell’Accademia Europea Iulian Imeri. Protagonista di un match a “Fight code rules” che lo ha visto battere il polacco Filip Hryniewicki con tecnica e sportività. L’Oktagon 2012 è stato anche palco della prima sconfitta per K.O. di Davide Mosca, italiano che vantava un imbattuto record di vittorie; la notevole esibizione di Jury Bessmertny, un portento con la faccia da ragazzino, contro il romeno Christian Milea e i fischi del pubblico innervosito contro un gesto sporco di Enriko Gogokhia che ha risposto al saluto del suo avversario Bruno Franchi con un inaspettato gancio.

Evento principale della serata è stato l’attesissimo match tra Arthur Kyshenko e Giorgio Petrosyan (nella foto), campione del mondo in carico che, sfidato a sfottò dal russo, l’ha battuto in grande stile prendendosi la sua rivincita sul ring.

Eleonora Tosco