Sfruttamento della prostituzione: arrestati a Milano 19 rom che compravano e vendevano giovanissime connazionali

Le ragazze, alcune anche 13enni, subivano ogni tipo di angheria, fisica e psicologica. Con loro gli aguzzini vendevano anche il “diritto di sfruttamento” del territorio

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Vendute insieme al pezzo di marciapiede che occupavano. É questo il business dietro allo sfruttamento di numerose ragazze romene che è stato scoperto a Milano dalla polizia, che ha arrestato 19 persone. Coinvolti a vario titolo nel sodalizio criminale, i destinatari dell’ordinanza, per la maggior parte di nazionalità romena, reclutavano e sfruttavano giovani connazionali, che venivano condotte in Italia e costrette a prostituirsi. Nel corso dell’attività, gli agenti del commissariato di Porta Romana hanno accertato come le vittime fossero al centro di una vera e propria tratta, prima “comprate” e poi “vendute” assieme a una sorta di “diritto di sfruttamento” della porzione di territorio che occupavano, per cifre comprese tra i 3mila e i 7mila euro. Alcune di loro venivano portate in Italia e avviate alla prostituzione anche a 13 e 14 anni e venivano tutte sottoposte a vessazioni fisiche e morali di ogni tipo. L’indagine, partita nell’agosto 2011, è stata avviata a seguito della ricezione di alcune lettere anonime, la cui origine per gli investigatori resta tutt’ora un mistero, poiché nessuno si è mai fatto vivo con la polizia. Nelle missive venivano denunciate e riportate in modo puntuale le continue violenze e la condizione di schiavitù in cui versavano le giovani romene avviate alla prostituzione, nonché nomi, cognomi, numeri di cellulare e informazioni dettagliatissime su tutta l’organizzazione malavitosa. Le vittime erano in balìa di concittadini romeni di etnia rom, residenti in alcuni campi nomadi milanesi, che si fronteggiavano in maniera violenta con altri gruppi criminali per contendersi la gestione della prostituzione in alcune aree di Milano. In particolare le ragazze che si trovavano sotto il giogo dei 19 arrestati vendevano il loro corpo nelle zone di via Ripamonti, via Bonomelli, viale Ortles e viale Brenta. 
Redazione Web