«Sono perseguitato dalla giustizia» e minaccia di buttarsi da un’impalcatura del Tribunale di Milano

L’uomo, un 29enne incensurato, è rimasto per 3 ore sospeso nel vuoto, appeso all’impalcatura di ferro montata per alcuni lavori di sistemazione della facciata dell’edificio

L'uomo arrampicato su un'impalcatura all'esterno del Tribunale di Milano

L'uomo arrampicato su un'impalcatura all'esterno del Tribunale di Milano Foto Ansa

È stato convinto a scendere dal pm Alberto Nobili e da Gherardo Colombo

Si è arrampicato su un'impalcatura del palazzo di Giustizia di Milano minacciando di gettarsi nel vuoto da un altezza di oltre 15 metri. Protagonista della vicenda è stato D.F., un 29enne che si è definito più volte un perseguitato della giustizia da oltre 12 anni. L’uomo, attorno alle 14.30 di martedì 10 gennaio, è salito a mani nude su un ponteggio metallico allestito per consentire alcuni lavori di manutenzione alla facciata del Tribunale. Chi era presente, lo ha visto scavalcare la recinzione che circonda il perimetro dell'edificio e arrampicarsi con destrezza fin sulla cima dell'impalcatura. Immediata è scatta la macchina dei soccorsi che ha visto intervenire polizia, carabinieri, Vigili del fuoco e personale del 118. Via Freguglia, la strada che costeggia il palazzo di Giustizia, è stata chiusa al traffico anche per consentire ai Vigili del fuoco di posizionare un air pack, una sorta di enorme materasso anticaduta. D.F. è rimasto letteralmente appeso all'impalcatura di ferro senza guanti, rifiutando ogni genere di soccorso. Momenti di forte tensione si sono registrati soprattutto quando due operatori dei vigili del fuoco hanno tentato di raggiungerlo utilizzando l'autoscala. Quando gli uomini del 115 si sono avvicinati, infatti, il 29enne li ha allontanati con veemenza e si è spostato rapidamente dall'altro lato del ponteggio. Mauro Clerici, il pm di Milano di turno, è salito sull'impalcatura nel tentativo di farlo desistere, ma il suo tentativo si è rivelato vano. La situazione è cambiata dopo la richiesta dell'uomo di parlare con Gherardo Colombo, lo storico pm di Mani Pulite, atteso a palazzo di Giustizia per un convegno. Salito sul ponteggio, l’ex magistrato ha parlato a lungo con il 29enne, assieme al procuratore aggiunto Alberto Nobili. In un primo tempo D.F. si è convinto ad indossare una imbragatura di sicurezza, salvo poi togliersela pochi minuti dopo. Colombo e Nobili non hanno però desistito e, dopo un lungo colloquio, hanno infine convinto l’uomo a desistere e a rientrare nell'edificio da una finestra, al termine di 3 ore di alta tensione.  
Redazione Web