Traffico di anabolizzanti: 22 denunce a Milano nell'operazione “Muscle Bound” della polizia locale

In particolare, due operatori di un centro fitness prescrivevano farmaci con ricettari e timbri trafugati in studi medici, così che fossero totalmente a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Il reato contestato è quello di truffa aggravata ai danni dello Stato

Alcuni dei ricettari rubati

Alcuni dei ricettari rubati

È stata chiamata “Muscle bound” l’operazione condotta dalla Squadra Interventi Speciali della Polizia locale di Milano che ha portato alla denuncia di ventuno persone per truffa aggravata ai danni dello Stato e di un’altra persona anche per esercizio abusivo della professione medica, ricettazione e falso documentale. 

L’indagine è scattata nel maggio del 2019, quando un medico dell’Ospedale San Raffaele è stato contattato da una farmacia di Milano, per informazioni circa una ricetta che prescriveva farmaci anabolizzanti. Si trattava nello specifico di ormoni della crescita che, producendo effetti collaterali, vengono prescritti solo in casi strettamente necessari e a persone che sono costantemente monitorate da un medico. La tipologia di farmaco, molto costosa (intorno ai 600 euro a confezione), è totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Disconosciuta la ricetta, il medico ha formalizzato la denuncia per furto del ricettario da cui era stata staccata la prescrizione e sono state avviate le indagini. 

Partendo dalla prima ricetta, gli investigatori hanno rintracciato, in 20 farmacie sparse in tutta la Lombardia, altre prescrizioni derivanti da ricettari rubati e compilate con timbri di provenienza furtiva, sui quali venivano poi apposte false firme di medici. Acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza delle farmacie e individuate le persone che ritiravano i farmaci anabolizzanti, si è riusciti a risalire in particolare a due soggetti che lavorano nel mondo del fitness: A.A., italiano di 36 anni, noto alimentarista nel circuito delle palestre, e G.S., italiano di 30 anni, personal trainer, entrambi operanti in un centro fitness di Desenzano del Garda. Il primo avrebbe prescritto i farmaci al posto degli ignari medici a cui erano stati rubati ricettari e timbri; il secondo, preparatore atletico noto anche nel mondo dello spettacolo, procurava i clienti. 

Da approfondimenti ulteriori è emerso che, mentre alcuni assumevano i farmaci ignari di come venissero procurati, altri erano a conoscenza delle modalità fraudolente e per questo sono finite anch'essi nel registro degli indagati.
Redazione Web

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