Come tutte le mattine, verso le 7.45 le due ragazzine si stavano recando a scuola a piedi e, giunte all’altezza della cascina San Bovio, vicino all’angolo pericolante dell’edificio che è stato perimetrato con una rete di protezione, dove il marciapiede confina con una bordura incolta di arbusti e rovi, la loro attenzione è stata attirata da un colpo di tosse (probabilmente fasullo, fatto ad arte per richiamare lo sguardo delle ragazze) proveniente da pochi metri fuori del marciapiede; voltatesi di colpo, le ragazze hanno visto un uomo che in quel momento si è alzato in piedi mostrando le parti intime scoperte. Spaventate, le due giovani hanno iniziato a correre e sono scappate verso la scuola; lì hanno raccontato l'episodio alle insegnanti e, successivamente, ai genitori. Le ragazze descrivono il molestatore come un uomo giovane (probabilmente intorno ai 25 anni), abbastanza alto, di corporatura normale, dai tratti somatici europei, vestito (dalla cinta in su) con una felpa nera con il cappuccio, e con i corti capelli neri. Si sono inoltre rese conto che quella stessa persona era solita frequentare quel luogo, mentre loro andavano a scuola: una mattina, in particolare, la loro attenzione era stata catturata dal fatto che l'individuo in questione si trovasse intento ad orinare rivolto verso il marciapiede e questo, pur impressionando le ragazze, le aveva indotte a ritenere che fosse soltanto una persona con qualche problema mentale.

Redazione Web