Peschiera Borromeo, Festa a San Bovio, la replica "social" della vicesindaca Bianchi (Pd) a Fratelli d’Italia

«Grazie ai giovani che costruiscono comunità. Quella festa è stata autorizzata»

Claudia Bianchi - Vicesindaca di Peschiera Borromeo

Claudia Bianchi - Vicesindaca di Peschiera Borromeo

Dopo le critiche mosse da Fratelli d’Italia di Peschiera Borromeo in merito alla festa del 28 giugno organizzata nella frazione di San Bovio, arriva la risposta ufficiosa della vicesindaca e assessora alle Politiche sociali, Claudia Bianchi. Al centro delle accuse c’erano presunte violazioni delle regole, mancanza di decoro, consumo di alcol in presenza di minori e l’occupazione non autorizzata di uno spazio aperto al pubblico. In una lunga dichiarazione pubblicata sul suo profilo social, Bianchi ha scelto il tono diretto, rivendicando con fermezza il valore dell’iniziativa e il rispetto delle norme.

Una comunità che si ritrova e si prende cura

La vicesindaca ha voluto ringraziare tutti i partecipanti, in particolare i giovani volontari coinvolti nella realizzazione della giornata: «Semplicemente grazie a tutte e tutti coloro che hanno trasformato un banalissimo pomeriggio a San Bovio in un pomeriggio bello, vivace, colorato, inclusivo e coinvolgente!», ha esordito Bianchi.

Sottolineando il valore sociale dell’evento, ha ricordato come queste iniziative nascano dall’impegno quotidiano di ragazze e ragazzi «che aiutano chi è più fragile, includono e condividono momenti importanti che creano comunità e danno risposte a una frazione lasciata sola, con domande e bisogni a cui spesso chi ha amministrato in questi anni non ha dato risposta».

Risposte che mancano da anni

Secondo la vicesindaca, proprio occasioni come questa rappresentano piccoli, ma importanti segnali per contrastare il disagio e la solitudine: «Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere immediatamente problemi presenti da anni, ma sono convinta che iniziative come quella del 28 giugno provano a dare una risposta al bisogno di condivisione, ascolto e inclusione, insieme al bisogno di spensieratezza e allegria».

Ha poi ribadito come San Bovio sia stata per troppo tempo priva di un punto di riferimento sociale e culturale: «Nella frazione di San Bovio per anni è mancato un luogo aggregativo intergenerazionale. Ora tutto questo c’è, ed è grazie anche a questi giovani che, insieme alle altre associazioni, stanno dando vita a "Lo Spazio – Dove le generazioni si incontrano"».

«Mi chiedo quali siano le proposte di Fratelli d’Italia»

La parte più critica della sua replica arriva nel momento in cui mette in evidenza quella che definisce una contraddizione da parte degli esponenti di FDI: «Sono rimasta veramente basita da questa lettera, quando appena qualche settimana fa proprio Fratelli d’Italia, insieme ad altre forze di opposizione, ha protocollato una mozione per combattere il disagio giovanile e la solitudine».

Da qui la domanda, esplicitata con tono polemico: «Mi chiedo quale è la proposta del circolo di FDI riguardo le politiche giovanili e l’inclusione. Quale è la loro proposta per aiutare i giovani a sentirsi meno soli, a sentirsi responsabili della costruzione del loro futuro, a sentirsi parte attiva di questa società».

La questione dello spazio: «Era un’area privata, con regolare autorizzazione»

Uno dei nodi centrali delle accuse era l’occupazione dello spazio utilizzato per la festa. Bianchi ha chiarito il punto: «Quello spazio in cui è stata fatta la festa è uno spazio privato, in quanto appartiene al centro commerciale, al quale le associazioni hanno fatto regolare richiesta di utilizzo. Richiesta accordata positivamente e quindi rispettando le regole!».

Sulle foto pubblicate: «Un uso discutibile»

Infine, la vicesindaca ha espresso perplessità sull’uso delle immagini a corredo della lettera di Fratelli d’Italia, che erano state prelevate da un profilo Instagram: «Mi chiedo inoltre se sia regolare utilizzare foto di un profilo o di una pagina Instagram all’insaputa del titolare per scrivere una lettera che di fatto diventa un articolo denigratorio!».

Il messaggio si chiude con un invito, ironico ma deciso, a partecipare alle iniziative dal vivo prima di giudicarle: «Chissà, magari sarebbe più bello e veritiero partecipare in prima persona alle iniziative e poi commentarle piuttosto che basarsi su un “sentito dire” o “mi hanno inviato delle foto” … non so… chiedo per un amico! Buona estate... colorata, vivace e inclusiva!».