Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna l'onorificenza al merito alla peschierese Elisabetta Cipollone

«Questo premio lo voglio dedicare a tutte le mamme e papà sopravvissuti alla morte di un figlio. C'è sempre qualcuno pronto a tenderci la sua mano»

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna l'onoreficenza a Elisabetta Cippollone

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna l'onoreficenza a Elisabetta Cippollone

Roma, 17 febbraio 2020. «La solidarietà che avete manifestato non è soltanto altruismo. È invece – appunto - sentirsi parte di una comunità. E praticarla rende i cittadini protagonisti e costruttori della società. La spinta egoista va in direzione dello star bene da soli. Invece il senso di solidarietà porta a sostenersi reciprocamente, all’avere bisogno degli altri per condividere speranze e difficoltà, e per camminare insieme, come nella convivenza è indispensabile». Con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto ai 30 “eroi civili” - persone che si sono distinte per atti di eroismo e impegno civile – nella cerimonia di premiazione che si è svolta al Quirinale.

Tra loro la peschierese Elisabetta Cipollone, mamma dello scomparso Andrea De Nando, il giovare ragazzo di Peschiera Borromeo, investito e ucciso il 29 gennaio 2011 mentre insieme al fratello gemello attraversava la strada all’uscita dell’oratorio. Elisabetta  ha trasformato il proprio dolore in impegno sociale. In questi anni raccogliendo un desiderio di suo figlio, si è prodigata insieme alla sua famiglia e agli amici di Andrea, per portare l’acqua nei villaggi del Corno d’Africa che non hanno accesso al bene primario alla base delle vita. Tramite i volontari del VIS (Volontari internazionali per lo sviluppo), i fondi  che ha raccolto sono già serviti a costruire 24 pozzi, tutti inaugurati personalmente da lei, gli ultimi 7 inaugurati nel 2019. Il progetto proseguirà con la realizzazione di altri pozzi, anche se l'ambizione di Elisabetta è quella di creare un punto d'acqua lungo la linea di confine tra Etiopia ed Eritrea.

«Questo premio lo voglio dedicare a tutte le mamme e papà sopravvissuti alla morte di un figlio. Quando Andrea è morto, mi sono aggrappata disperatamente ad altre persone che avevano vissuto quella stessa terribile esperienza. Nel profondo sapevo che la mia salvezza sarebbe potuta arrivare solo da chi ci era già passato, ed è stato proprio così. Per questo ci tengo a dire che oggi io ci sono per altri e che c'è sempre qualcuno pronto a tenderci la sua mano». Queste le parole di Elisabetta Cipollone dopo la cerimonia di conferimento dell'onorificenza al Merito della Repubblica Italiana ricevuta «per il suo encomiabile impegno, in memoria del figlio Andrea, per garantire l’accesso all’acqua potabile in Paesi disagiati».