Era in stato di decomposizione molto avanzato e, in base alle prime ipotesi formulate dal medico legale, il suo decesso risalirebbe almeno a 4 mesi fa. Sono stati trovati così i resti del 64enne P.G., originario di Carbonia, che da tempo aveva trovato riparo all’interno del complesso rurale abbandonato di Cascina Brusada, al confine tra Peschiera e Mediglia. L’identificazione del corpo, alla luce delle condizioni del cadavere, è stata possibile inizialmente solo grazie ai documenti che l’uomo aveva con sé, motivo per cui saranno necessari ulteriori accertamenti medico-legali. A rinvenire in maniera casuale i poveri resti, nel pomeriggio di martedì 18 febbraio, sono stati due residenti che, occasionalmente, si recano nell’area di Cascina Brusada per portare a spasso i cani. Sul posto sono intervenuti i gli agenti della polizia locale e i carabinieri della stazione di Peschiera: supportati dai colleghi della Compagnia di San Donato, i militari hanno svolto i rilievi e informato l’Autorità Giudiziaria. In seguito è giunto in loco anche il medico legale che, svolta una prima analisi del corpo, ha ipotizzato un decesso risalente almeno al novembre scorso. L’assenza di segni di una morte violenta, per quanto è stato possibile verificare, lascia intendere che l’uomo sia spirato per cause naturali. A seguito di ulteriori verifiche, è emerso che P.G. aveva subito un ricovero al Policlinico di San Donato a ottobre 2019. È dunque ragionevole supporre che il decesso sia sopraggiunto nelle settimane successive.