Peschiera, mozione di sfiducia 2 a Zambon, Falletta assente ingiustificato

Dietrofront del capogruppo di Forza Italia e promotore dell’atto di sfiducia alla Giunta Zambon

Lara Comi e Antonio Falletta

Lara Comi e Antonio Falletta Lara Comi a sostegno della candidatura di Antonio Faletta alla vigilia della campagna elettorale 2014

Il destino di Zambon nelle mani di Falletta

Sarà dunque il suo ex-avversario elettorale,  Antonio Falletta a decretare se Luca Zambon, in futuro sarà ancora o meno, Sindaco di Peschiera Borromeo. Oggi martedì 1 settembre 2015, i consiglieri, Davide Toselli (M5S), Paolo Spreafico (M5S), Giancarlo Capriglia (Peschiera Riparte), Anna Baratella (Peschiera Riparte), Chiara Gatti (Noi di Peschiera); il Presidente del consiglio Antonella Parisotto e i due esponenti di Forza Italia Carla Bruschi e Luigi Di Palma, hanno ripresentato quella mozione che a luglio fu respinta dal segretario comunale adducendo vizi nella modalità di deposito firme ormai consuetudine da tempo nel comune di Peschiera Borromeo. Antonio Falletta capogruppo di Forza Italia, non ha firmato la mozione di sfiducia da lui proposta, invocata e promossa. «Zambon – scriveva Falletta in comunicato stampa il 16 giugno -  non può più governare. In consiglio comunale tutti abbiamo dichiarato di tenere al bene della nostra Città, ora bisogna dare seguito alle belle parole. C’è solo un’alternativa possibile: firmare la nostra mozione di sfiducia».

Di fatto dopo l’astensione dal voto sul bilancio del 4 agosto, Falletta conferma la volontà di far da stampella alla Giunta Zambon. A meno di stravolgimenti dell'ultima ora, proprio il suo voto sarà decisivo nell'approvazione o meno della  mozione che metterebbe la parola fine alla Giunta Zambon, il fatto che non l'abbia firmata potrebbe annunciare un astensione o una assenza funzionale allo scopo. In questo “inciucio” con la maggioranza l’ex Sindaco progettava di trascinare anche Forza Italia probabilmente in cambio di un posto nella Giunta, ma evidentemente Falletta ha fatto i conti senza l’oste, gli altri due esponenti del gruppo Consiliare, Carla Bruschi e Luigi Di Palma si sono subito dissociati: «Il nostro capogruppo -  ha dichiarato Luigi Di Palmanonostante le nostre numerose comunicazioni e le nostre sollecitazioni alla sottoscrizione, della mozione di sfiducia che abbiamo depositato oggi, non ha mai risposto. Falletta non ha ancora dato una spiegazione del suo comportamento. Mi chiedo cosa sia cambiato dal 16 giugno a oggi. Abbiamo promesso agli elettori che avremmo mandato a casa Zambon, a capo di una amministrazione che fino adesso ha fatto solo gravi danni alla città, e così abbiamo intenzione di fare, almeno io e Carla Bruschi. Vedremo cosa deciderà di fare di fronte alla città»

Bordate contro l’esponente di Forza Italia anche da parte degli alleati: «Il comportamento di Antonio Falletta – ha dichiarato Stefano Faita coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia - si è rivelato funzionale solo ai suoi interessi trascinando tutto il centrodestra nel fango. Fa bene Forza Italia a prendere le distanze  dall’inciucio del suo capogruppo con il Partito Democratico. Il voltafaccia del Consigliere Falletta che è stato eletto anche grazie ai voti di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale, è di fatto incomprensibile. Fare la stampella di questa maggioranza malata che in poco più di un anno si è dimostrata arrogante e incapace non ha nessuna giustificazione se non l’iniquo progetto dell’ex Sindaco Falletta di rimanere incollato alla poltrona ed essere – conclude Faita- determinante nei futuri atti dell’assemblea cittadina. Antonio Falletta, è ancora in tempo a mettere a tacere tutte queste polemiche, voti la sfiducia e mandi a casa Zambon».

Anche l’Associazione Peschiera Bene Comune è critica nei confronti dell’ex sindaco: «La presentazione della mozione di sfiducia è la logica conseguenza di una situazione politica insostenibile, con un quadro molto diverso da quello venuto fuori dalle ultime elezioni comunali. Una ben precisa lobby di potere cerca di mantenersi a galla a tutti i costi, stringendo un patto con il candidato sindaco dell'opposizione che ormai rappresenta solo se stesso. auspichiamo che in un soprassalto di dignità si decida di porre fine a tutto ciò e si torni alle urne in tempi brevi per ridefinire uno scenario credibile».

Giulio Carnevale