Campagnetta, edifici in arrivo


Nonostante le smentite da parte dell’Amministrazione comunale sandonatese, che ancora non ha dichiarato alla cittadinanza le sue reali intenzioni in merito, il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Massimilano Mistretta e il comitato “Giù le mani dalla Campagnetta” avevano già messo in guardia i residenti mesi fa, rendendo noto attraverso volantini che a pagina 1 del progetto depositato dai proprietari dell’area si dichiara: "...la nuova Amministrazione del Comune di San Donato M.se e la proprietà di questa consistente area hanno concordato di promuovere in concreto un'iniziativa volta a ridefinire la classificazione urbanistica, privilegiando una soluzione mista di carattere residenziale...”.
A oggi gli stessi tornano alla carica svelando un altro arcano. Quando infatti le risposte non vengono date dalle persone, a volte sono i fatti a parlare. Secondo una ricerca effettuata dal consigliere Mistretta attraverso la lettura del bilancio preventivo del Comune per il 2010, l’Amministrazione ha previsto di incassare ben 300.000 euro di oneri di urbanizzazione per l’edificazione della Campagnetta. Se è vero che ancora nessuna decisione è stata presa, non si capisce allora perché sia prevista nel bilancio tale voce.
Intanto i cittadini di via di Vittorio aspettano risposte e continuano le manifestazioni di protesta e di sensibilizzazione ad opera del comitato, ormai diventato un tormentone in tutto il quartiere, dove già da tempo sui balconi appaiono bandiere di protesta. “Cerchiamo di salvare quel poco verde che è rimasto e vorremmo sia riqualificato - ribadiscono i membri del comitato cittadino - anche gli abitanti di via di Vittorio hanno diritto ad un loro parco in cui trascorrere qualche pomeriggio di piacere, magari coi propri figli, tirando qualche calcio ad un pallone”.
L’accusa mossa da Mistretta è accesa: “È ormai evidente e risulta ufficiale che questa Amministrazione intende far costruire altre case nel quartiere più popolato della nostra città e togliere ai suoi cittadini quella minima dotazione di verde pubblico che dovrebbe essere un segno di civiltà”.
Anni orsono qualcuno denunciava la cementificazione di Milano con una canzone che descriveva il cambiamento di una via, più precisamente via Gluck. Mai come allora nella via di Vittorio quella canzone risuona così attuale.

Stefania pellegrini