Il liceo "Primo Levi" si trasforma in galleria d'arte: sabato visite guidate dai ragazzi del laboratorio allestimento alla mostra di Sara Montani

Cosa succede quando la scuola diventa galleria d’arte? Il felice connubio tra l’artista milanese Sara Montani e i ragazzi delle scuole di San Donato Milanese, ha dato vita a un laboratorio creativo di produzione artistica e a un originale allestimento all’interno del liceo sandonatese “Primo Levi”.
Come da tradizione ormai, anche per l’anno scolastico 2012/2013 le professoresse Vincenza Spatola (Storia dell’Arte al liceo) e Concetta Russo (Tecnologia alle scuola secondaria di primo grado “De Gasperi”) hanno attivato, elaborato e condotto un progetto per i ragazzi più volenterosi con la collaborazione di Agnese Meroni e Sara Montani, composto da non più di 7 incontri di cui due teorici e i restanti di laboratorio.

Come da tradizione ormai, anche per l’anno scolastico 2012/2013 le professoresse Vincenza Spatola (Storia dell’Arte al liceo) e Concetta Russo (Tecnologia alle scuola secondaria di primo grado “De Gasperi”) hanno attivato, elaborato e condotto un progetto per i ragazzi più volenterosi con la collaborazione di Agnese Meroni e Sara Montani, composto da non più di 7 incontri di cui due teorici e i restanti di laboratorio.
“La Scuola diventa Galleria – La scuola come luogo di creazione e fruizione artistica”, questo il nome dell’iniziativa; creazione perché i ragazzi si sono dedicati alla realizzazione di stampe calcografiche (che verranno esposte a maggio permanentemente presso i corridoi delle scuole), fruizione perché è stata allestita da loro una vera e propria mostra nell’aula conferenze della scuola superiore con le opere dell’acclamata artista Sara Montani.
L’inaugurazione della mostra è avvenuta nel pomeriggio di venerdì 5 aprile. I protagonisti del progetto hanno accolto i numerosi ospiti – parenti, professori, artisti e la stampa locale – nell’aula di informatica del liceo: «Dopo due anni di laboratori dedicati all’archeologia – ha spiegato la professoressa Spatola – abbiamo deciso di tornare all’incisione e abbiamo pensato di contattare Sara, con cui già avevamo collaborato una decina di anni fa. È stata un’esperienza che ha arricchito tutti e siamo soddisfatti perché, nonostante il laboratorio pomeridiano fosse facoltativo, ha comunque aderito un cospicuo gruppetto di alunni interessati e incuriositi».
«Bellissimo lavorare con i ragazzi – ha dichiarato la Montani – perché è necessario mettersi a nudo, non dare niente per scontato e raccontarsi, spiegare il proprio lavoro, le proprie opere. E ciò che più spero abbiano compreso è che bisogna usare l’arte; l’arte modifica il contesto. Ha trasformato la scuola in una galleria e questo significa che può trasformare in meglio ciò che la circonda, la società».
“A misura mia”, il nome dato all’esposizione: un percorso affascinante che attraversa tematiche (la donna, l’infanzia, la libertà di parola, la società e le apparenze) e tecniche (pittura, scultura, installazione video, un piccolo teatrino) tutto sotto il filo conduttore della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, tema centrale dell’intero progetto in cui ogni opera è diventata traduzione visiva di alcuni articoli della costituzione del ’48.
La sala rimarrà allestita dal 5 al 13 aprile, e sarà aperta al pubblico con un visita guidata condotta dagli alunni del laboratorio di allestimento sabato 13 aprile, con orario 10-12 e 15-17. Appuntamento di nuovo a fine maggio per la seconda parte dell’esposizione con le stampe calcografiche.
Francesca Tedeschi