Metropolitana, ecco i maggiori disagi in cui si imbatte ogni giorno chi va verso Milano

Tanto per iniziare, le automobili non potrebbero entrare nel piazzale. Questo, infatti, sarebbe riservato agli autobus, che invece devono giornalmente fare lo slalom tra le automobili ferme in curva a scaricare o caricare i passeggeri. A tal proposito, un controllore delle Autoguidovie, Antonio Tolotti, ha dichiarato: «La segnaletica orizzontale e verticale è ambigua o addirittura non c’è. Capita, a volte, che alcune auto procedano in  contromano perché non si accorgono del divieto di transito» – ha spiegato. «Anche il parcheggio selvaggio è un problema. I conducenti dei pullman sono al limite della sopportazione» ha concluso. Il problema del parcheggio è risaputo da tempo, ma sembra che i due silos a esso adibiti non riescano a colmare le necessità degli automobilisti. Alle 9 del mattino i parcheggi sono già completi, per cui gli automobilisti sono costretti a lasciare l’auto in divieto di sosta. Anche i pedoni sembrano avere qualche difficoltà a raggiungere la metropolitana: «Davanti allo stabilimento dell’Atm c’è un incrocio veramente pericoloso» – ha raccontato una signora. «Le strisce pedonali non esistono e, proprio in quel punto, le auto arrivano a una velocità molto sostenuta, alle spalle del pedone che si accinge ad attraversare. Ho sempre paura che mi investano». Anche i venditori ambulanti, che hanno le bancarelle sul piazzale della metropolitana, sembrano dare qualche problema. «Questi venditori si stanno espandendo sempre di più – ha commentato una ragazza - dovrebbero utilizzare il loro spazio per esporre la merce, invece lo utilizzano come magazzino e la merce la espongono sul piazzare occupando il suolo pubblico. Addirittura la merce la posizionano sulle poche panchine presenti sul piazzale!» ha terminato.

Jennifer Marfia