San Donato, Attila, non ce l’ha fatta, l’oca divenuta la mascotte del Laghetto di via Europa, è morta in seguito alle ferite causate da un cane

Amatissimo da grandi e piccini era sopravvissuto agli spari di un cacciatore che gli aveva spezzato un'ala, parecchi anni fa planò ferito nell’Oasi di San Donato, dove fu preso in cura dai volontari

Attila

Attila L'oca deceduta

«Purtroppo oggi (13 aprile 2022 N.d.r.) la mascotte del laghetto è stata ferita da un cane libero – scrive una cittadina su Facebook -, il cane ha rotto il recinto ed ha morsicato l’oca trascinandola sul prato. Sono stati chiamati  Enpa e Polizia locale; gli agenti hanno portato Attila al canile di Vignate dove è stata curata e gli è stata cucita la ferita. L’oca è deceduta nella notte».
«Attila è stato soccorso da noi volontari
 - racconta tra lacrime e rabbia Franca, una delle volontarie del Laghetto che anche durante il lockdown si è presa cura dell’oca -, ma nonostante le cure del pronto soccorso veterinario il piccolo Attila è morto». I volontari del Laghetto sono un gruppo informale che da anni, con il via libera del Comune di San Donato Milanese, si occupa di monitorare e nutrire gli animali che popolano la piccola oasi cittadina. Ogni giorno i volontari, divisi in turni al mattino e al tramonto, nutrono le papere con le verdure (carote, zucchine, lattuga ecc.) che, a differenza del pane che fa loro del male, non risulta indigesto per questi pennuti. L'unica oca del Laghetto era Attila che con la sua ala spezzata era divenuto il simbolo della vita selvatica che resiste alla caccia. Attila era sopravvissuto agli spari di un cacciatore che gli aveva spezzato un'ala, parecchi anni fa planò ferito nell’Oasi di San Donato, dove fu preso in cura dai volontari. «Domani il canile di Vignate restituirà il corpo dell'animale selvatico ai volontari del Laghetto di San Donato Milanese – spiega Antonella Quaranta, giornalista, ambientalista e sostenitrice dei diritti degli animali - si procederà a una colletta tra cittadini e volontari per raccogliere i fondi necessari per la cremazione, e  per una targa ricordo. Vorremmo anche che  siano posti al Laghetto nuovi cartelli segnaletici per ricordare ai fruitori dell’oasi, le regole, come quella di tenere il cane al guinzaglio. Verrà sporta anche una denuncia contro ignoti. Chiederemo di ricostruire i fatti attraverso la visione delle telecamere poste nel parco per la sicurezza dei cittadini, ma anche a tutela degli animali  e del patrimonio naturalistico. Chi avesse visto qualcosa, o è a conoscenza dei fatti può inviare un messaggio alla Redazione di 7giorni che ci farà pervenire eventuali notizie in merito».