Alessandrini travolto dal “ciclone Di Caterina”

Accuse davvero forti a cui il Sindaco ha immediatamente replicato; non ha perso tempo e ha chiesto di essere ascoltato, portando con sé una ricca documentazione probatoria, dai magistrati della Procura di Monza che si occupano dell’inchiesta, a cui ha spiegato come le accuse del Di Caterina siano dettate solo da una vendetta personale giurata nei suoi confronti a causa di vecchi rancori. Infatti, nel 2006, a seguito di una gara d’appalto indetta per i trasporti pubblici locali, assegnati da vent’anni senza concorso, Di Caterina, titolare dell’azienda di trasporti Caronte di Sesto San Giovanni, perde il privilegio di gestire i suoi interessi a Segrate. C’è un cambio di guardia, vince Atm e si spezza così il monopolio Caronte che durava dal 1987; infatti, solo nel 2004 una legge regionale impone di tornare al rigore di una gara, mentre fino a quel momento, di anno in anno, il vecchio gestore si trovava la concessione rinnovata. Che assurdità, quindi, secondo Alessandrini, pagare una tangente per perdere un privilegio!18 ALESSANDRINI Ma c’è un altro filone all’interno dell’inchiesta per tangenti aperta lo scorso 20 luglio dalla Procura di Monza, che vede Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano, indagato con altre persone per concussione, corruzione e illecito finanziamento ai partiti, che chiama in causa ancora l’Amministrazione segratese e porta questa volta l’Idroscalo Center sotto accusa. Tra gli indagati per corruzione salta fuori il nome dell’ingegner Michele Molina, consulente del Gruppo Percassi e progettista dell’Idroscalo Center, il maxi centro commerciale che sorgerà nell’area della ex dogana di Segrate. A tirare in ballo l’ingegner Molina è sempre lo stesso Di Caterina, che rilascia pesanti dichiarazioni anche in merito alla questione viabilità e a favori concessi a Percassi, magnate del mattone, per la costruzione dell’Idroscalo Center. Ulteriori accertamenti (per questo hanno ottenuto una proroga delle indagini di sei mesi) saranno fatti dai magistrati sull’iter dell’Idroscalo Center: acquisto del terreno e viabilità speciale. Anche su questi argomenti sono state fatte domande al sindaco Alessandrini, che ha fornito chiare risposte ai pm. Ricostruendo la vicenda relativa all’Idroscalo Center, ha spiegato che Percassi inizialmente avrebbe dovuto costruire, con tanto di autorizzazioni in mano, davanti al quartiere di San Felice, ma che alla fine ha spostato il progetto nell’area della ex dogana a seguito di una mozione del Consiglio comunale e delle forti lamentele dei sanfelicini, contrari alla costruzione del  centro commerciale.

Cristiana Pisani