L’inquinamento acustico a Redecesio

Il Comitato della frazione chiede al Sindaco centraline per misurare il rumore

Nonostante le continue proteste da parte dei cittadini, la questione dell’inquinamento acustico, nella frazione di Redecesio, non è stata ancora risolta. Come raccontano i componenti del comitato “Redecesio Vivibile” (accorpato alla lista civica “Aria Nuova-Segrate Domani”), quello che chiedono da oltre un anno al Sindaco Alessandrini è di rifornire l’area di Redecesio con apposite centraline per la misurazione dell’inquinamento acustico. Dopo vari accordi istituzionali, la soglia massima di decibel sopportabile in un centro abitato è stata fissata a 65 decibel. Questo dovrebbe essere il livello massimo non oltrepassabile, ma già qui possiamo notare un difetto della norma: infatti, questa soglia di 65 decibel è calcolata in media e non in valore assoluto. Quindi viene evidentemente oltrepassato quotidianamente questo limite, dato che non è presente alcun misuratore in grado di registrare il livello effettivo di rumore. Il comitato chiede dunque delle garanzie: infatti tiene a sottolineare che non pretende assolutamente la chiusura dell’aeroporto, ma una sicurezza concreta contro l’inquinamento acustico causato dalle rotte aeree. Nonostante la definizione di quattro rotte di uscita dall’aeroporto, è attiva attualmente, sul territorio segratese, una centralina che riesce a registrare le onde sonore di tre rotte su quattro, in quanto la restante è troppo lontana per essere captata, ma è proprio quella che disturba maggiormente i segratesi. I cittadini si chiedono dunque dove siano quelle centraline che, secondo le loro fonti, il sindaco avrebbe comprato e mai installato e come mai non abbiano sentito i benefici conseguenti alla riduzione del numero di aerei in partenza da Linate. Il comitato si dichiara disponibile a fornire a chiunque lo desiderasse tutti i dati dei rilevamenti acustici in suo possesso, a testimonianza di una loro concreta documentazione sulla questione.

Susanna Tosti