Partono a fine giugno i lavori sulla Rivoltana che restringeranno la carreggiata a una sola corsia per senso di marcia. Il sindaco Alessandrini: «Soluzione insostenibile»

I lavori implicheranno il restringimento della carreggiata ad una sola corsia per senso di marcia, dalla rotatoria di Novegro-Luna Park fino a Limito di Pioltello

Per ridurre il problema in maniera consistente le soluzioni proposte sembrano essere principalmente due: il cambio d’itinerario o l’utilizzo di un diverso mezzo di trasporto. La prima soluzione, diretta a conducenti di autocarri ed autovetture, prevede l’utilizzo della Rivoltana limitato ai soli residenti o a persone il cui viaggio deve iniziare o terminare lungo l’asta, e naturalmente a tutti quelli che lavorano per aziende presenti nel suddetto tratto di strada e che devono effettuare operazioni di carico/scarico nei loro impianti. È ancora da decidere la modalità di intervento per la diversione di itinerario, che potrà essere propositiva o coercitiva. Tutti gli altri autocarri dovranno necessariamente percorrere gli itinerari alternativi possibili: Paullese, Cerca e Monza-Melzo.

La seconda soluzione consiste invece in una variazione modale e, a tal proposito, un’ottima alternativa si trova nella linea ferroviaria Milano-Treviglio, la quale corre parallelamente alla Rivoltana e alla Cassanese offrendo ben sette stazioni e un’elevata frequenza di treni.

Ma c’è anche chi non è d’accordo con la proposta di Bre.Be.Mi. definendola una «soluzione insostenibile». Il no arriva dal Comune di Segrate, sul piede di guerra in previsione del grande sacrificio che molti cittadini dovranno sopportare per almeno un anno. «Siamo assolutamente contrari a questa proposta – fa sapere il sindaco di Segrate Adriano Alessandrini, raccogliendo il consenso di tutti i soggetti interessati – e non intendiamo sottoporre i nostri cittadini, già giustamente al limite della sopportazione, a questo ennesimo sacrificio».

«Le soluzioni di viabilità alternative proposte dalla Provincia, seppur generose, non appaiono sufficienti – prosegue il Sindaco – e andrebbero ad aggravare la situazione, già difficile, di altre strade». «Per questo – riprende Alessandrini – abbiamo chiesto con forza all'assessore provinciale Giovanni De Nicola che, qualora la proposta di Bre.Be.Mi. dovesse andare in porto, a fronte dell'enorme sacrificio richiesto ai cittadini, la Società si impegni a garantire continuità dei cantieri 7 giorni su 7, 24 ore su 24 per portare a compimento nel più breve tempo possibile i lavori».

Il cronoprogramma presentato da Bre.Be.Mi. non ha ancora ottenuto l'autorizzazione di Palazzo Isimbardi, e la Provincia si è dichiarata disponibile a vagliare e ad accogliere ogni proposta alternativa suggerita da tutti i soggetti interessati.

Fabrizio Paolino