«Il Tricolore ci deve unire e non dividere»: le parole di Alessandrini agli studenti di terza media

«Il Tricolore è un simbolo – ha detto il sindaco di Segrate, Adriano Alessandrini – che ci deve unire e non dividere. Un simbolo - ha proseguito - che deve farci sentire tutti Italiani, che dobbiamo amare, esporre con orgoglio nelle cerimonie e feste istituzionali del nostro Paese: 25 aprile, 2 giugno, 4 novembre…».

Con questo messaggio, in occasione della Festa della Repubblica, il primo cittadino si è recato nelle classi terze delle scuole medie della sua città per donare agli studenti la bandiera italiana. Nel corso dell’anno scolastico, i ragazzi segratesi hanno lavorato sulla Costituzione Italiana donata - prima delle feste natalizie – dall’Amministrazione, in anticipo rispetto agli anni precedenti proprio perché avessero modo di leggerla con gli insegnanti e di riflettere sui suoi contenuti. Il Sindaco, in occasione della consegna del tricolore, ha voluto sottolineare ancora una volta i principi fondamentali della Costituzione - in particolare l’uguaglianza di tutti i cittadini - e nel suo discorso ha parlato di diritti, ma anche e soprattutto di doveri. Particolare attenzione è stata data all'importanza e al valore fondamentale della “Cosa Pubblica” che tutti devono amare, rispettare, servire con ogni forza e energia, contribuendo alla crescita e all’eccellenza del Paese. Uguaglianza, scuola, lavoro, immigrazione, ruolo della donna, cultura sono i temi su cui gli studenti hanno maggiormente lavorato nel corso dell'anno: alcune classi hanno evidenziato le differenze tra Statuto Albertino e Costituzione, mentre in molti hanno lavorato su specifici articoli (art. 3,4,9,34 e 4); sul tema del lavoro, il testo della Costituzione è stato messo a confronto con la difficile realtà dei giorni di oggi. Si è affrontato, con occhio di riguardo, l’importante cambiamento del ruolo della donna nel corso dei secoli e dei diritti che le sono stati giustamente riconosciuti. Ampio spazio è stato dato all’integrazione e all’immigrazione. Il Sindaco ha parlato di Italia come paese che accoglie e che dà asilo a chi è costretto a lasciare la propria patria per cercare di costruire per sé e per la propria famiglia una vita e un futuro dignitoso. «La vera civiltà si raggiungerà solo – ha più volte ripetuto Alessandrini, concludendo il suo intervento – quando i ragazzi stranieri che nascono nel nostro Paese saranno riconosciuti da subito cittadini italiani».