Segrate: dimesso dal San Raffaele il bimbo nato dalla donna ricoverata in stato di morte cerebrale

Secondo i medici il suo quadro clinico è di normalità. La mamma era giunta in ospedale lo scorso ottobre e i sanitari avevano fatto in modo che il feto potesse continuare a svilupparsi

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Neonato Dimesso dal San Raffaele il piccolo nato da una mamma in morte cerebrale

Grande successo clinico per l’ospedale San Raffaele di Segrate e immensa gioia per una famiglia segnata da un tragico lutto. Il bimbo nato dalla donna incinta ricoverata nella struttura sanitaria segratese il 21 ottobre scorso in condizione di morte cerebrale è infatti stato dimesso dall’ospedale. Quando si trovava alla 24° settimana di gestazione la mamma 36enne è infatti stata colpita da un’emorragia cerebrale fulminante, che non le aveva lasciato alcuno scampo. A quel punto Le equipe di ginecologia e di neurorianimazione dirette rispettivamente dal professor Massimo Candiani e dal professor Luigi Beretta hanno deciso, in comune accordo con la famiglia, di mantenere il corpo della donna in condizioni stabili, onde permettere al piccolo di venire alla luce nei termini di una gravidanza normale. Così lo scorso 18 dicembre, quando la gestazione aveva raggiunto la 32° settimana senza particolari complicazioni, i medici hanno al fine deciso di far nascere il bimbo, che pesava 1,8kg ed era in buone condizioni generali, con autonoma attività respiratoria. A quel punto il neonato è stato affidato alle cure del team di neonatologi diretto dal dottor Graziano Barera, che lo ha assistito costantemente per 1 altro mese sino alle dimissioni, quando il piccolo ha raggiunto il peso di 2,6kg. «Durante la degenza – ha precisato Barera,  - tutto si è svolto in modo regolare e privo di complicanze, è stato garantito il supporto nutrizionale, inizialmente per via venosa, fino alla piena autonomia alimentare».
Redazione Web