Segrate, la Polizia locale forza l’entrata di tre parcheggi. La proprietà accusa: «È un abuso»

Il contenuto dell’ordinanza è per ora sconosciuto, infatti l’ingegner Betti si è rifiutato di farsela notificare. Non solo, ha chiamato anche i Carabinieri per l’identificazione degli Agenti di Polizia, rei, a suo dire, di molestie e stalking nei suoi confronti. Ne è nato un parapiglia a cui abbiamo assistito; l’aria era molto tesa, gli stessi agenti della Polizia locale apparivano agitati. 14 ACCESSOUna su tutti, il Commissario al comando della pattuglia che, indispettita dal comportamento dell’ingegner Betti e dalla nostra presenza, si è lanciata in affermazioni molto discutibili e fuori luogo nei confronti di Betti, trattato quasi da criminale. A nulla è valso l’intervento sul posto del comandante Lorenzo Giona: il suo arrivo non ha contribuito a rasserenare il clima. Solo l’intervento dell’Arma ha scongiurato il peggio.
Tutta la vicenda ruota attorno al fatto che la Com.It Srl, una volta rilevate le aree, che sono private a uso pubblico, ha provveduto a esercitare il legittimo diritto di proprietà. Lo status dei parcheggi è la classica situazione che viene imposta da diversi Comuni nel rilasciare le licenze edilizie, che obbligano a prevedere uno spazio adibito a parcheggio pubblico ma in terreno privato. Nel 1992, una convenzione fra gli allora proprietari, fra cui l’Immobiliare Negri, ha destinato gratuitamente i parcheggi coperti al Comune di Segrate. Nella convenzione originale del 1992, che il notaio dottor Carlo Cafiero del collegio di Milano ha inserito nella compravendita stipulata il 29 aprile 2011, si legge espressamente: “Le aree asservite a parcheggio a uso pubblico manterranno una destinazione funzionalmente vincolata che potrà essere mutata se non per diverse e motivate ragioni di interesse pubblico in relazione a diverse e motivate ragioni di interesse pubblico in relazione a diverse e modificate situazioni urbanistiche”. L’importo della compravendita è stato di mille euro. Una cifra esigua, giustificata dallo stesso notaio in virtù dell’esistenza di quella convenzione vincolante14 BETTI
Il pomo della discordia col Comune nasce dal fatto che la Com.It Srl sostiene che le aree a uso pubblico possono essere anche regolamentate da pagamento per la custodia degli autoveicoli, e che ciò non pregiudica la destinazione d’uso. Sulla scorta di quanto sopra Com.It Srl ha chiuso due parcheggi per inagibilità mentre ha messo a norma il terzo parcheggio (Residenza Botteghe) e lo ha dotato di accesso a pagamento con cassa automatica.  Il parcheggio della Residenza Ponti è sprovvisto delle autorizzazioni dei Vigili del Fuoco (come il parcheggio della Residenza Mestieri) e ha al suo interno una centrale termica dichiarata non a norma da un verbale di sopralluogo effettuato dai tecnici comunali in data 21 ottobre 2010.
Sostenendo ingenti spese per la messa a norma, a dire dell’ingegner Betti, per la sicurezza di tutti, da qualche parte dovevano pur recuperare i fondi necessari. Sempre nel verbale cui si accennava sopra, redatto dall’architetto Antonella Riggio, si fa riferimento “alla necessità di completare l’iter di presa in carico dei parcheggi privati a uso pubblico, da parte dell’Ufficio Demanio e Patrimonio” e alla richiesta, inoltrata alla Segrate 2 Srl di, pagare il 50% dei lavori per le infiltrazioni d’acqua presenti nei parcheggi coperti. Proprio quella richiesta deve avere fatto pensare alla Società Segrate 2 Srl quanto fosse più conveniente cedere il diritto di proprietà, a una cifra bassissima, piuttosto che affrontare le spese della ristrutturazione. 14 LUCCHETTO
La Polizia locale, da quanto denunciato da due lettere protocollate in Comune, in data 6 e 7 luglio, dalla Com.It Srl, ha arbitrariamente provveduto a rimuovere e asportare alla Residenza Ponti un lucchetto e una catena che serravano l’accesso al parcheggio, chiuso per lavori di messa a norma già commissionati dalla Com.It stessa, per non incorrere in responsabilità civili; alla residenza Botteghe, le sbarre automatizzate per il pagamento della sosta; alla Residenza Mestieri, una recinzione provvisoria di cantiere. Sempre secondo l’ingegner Betti, tutto questo senza che gli venisse notificata alcuna ordinanza, alla quale, per sostenere le proprie ragioni, si sarebbe appellato al T.A.R. Abbiamo chiesto al comandante della Polizia municipale Lorenzo Giona se le affermazioni del Betti fossero vere, ma sia nella stessa mattinata che nel pomeriggio non abbiamo ottenuto risposta. Stessa cosa dalla segreteria del sindaco Alessandrini. Lasciamo ai lettori ogni considerazione sull’eticità di vendere o di acquistare l’area, per poi speculare sulle tariffe dei parcheggi o meno. Ma la questione assolutamente da chiarire in questa faccenda è se sia legale che la Polizia locale abbia tagliato, smontato, divelto, asportato sbarre, lucchetti e catene in una proprietà che sebbene sia a uso pubblico, rimane comunque privata, senza aver notificato alcuna ordinanza e senza il benestare della Magistratura. La Com.It Srl ha annunciato querela per abuso di ufficio e stalking.

Giulio Carnevale