La testimonianza di un gruppo di settalesi rimasto bloccato a Rodi per cinque giorni

Un gruppo di cittadini è rimasto bloccato a Rodi a causa degli scioperi aerei nelle prime settimane di ottobre. Senza l'aiuto di amici e parenti muniti di computer dall'altra parte del mondo come avrebbero fatto a prenotare un nuovo volo? L'accusa che muovono: in casi come questi si evidenzia la mancanza di sportelli informativi adeguati

Alcuni cittadini di Caleppio di Settala sono rimasti bloccati a Rodi, in Grecia, a causa degli scioperi aerei durante le prime settimane di ottobre. Sono riusciti a salire a bordo di un aereo per rientrare dalle ferie solo cinque giorni dopo la data che avevano prefissato. Il gruppo di conoscenti aveva scelto di partire durante la bassa stagione e aveva prenotato i biglietti da una nota compagnia aerea low cost. Caos, tabelloni che segnalavano in continuazione ritardi, fino alla cancellazioni di voli e centinaia di persone che si spostavano da una parte all’altra per cercare sportelli informativi è stato lo scenario che hanno vissuto in prima persona gli otto vacanzieri settalesi che sono incappati in questa disavventura, durante un periodo difficile per il Paese greco. «Ho visto situazioni assurde. Un imprenditore che aveva con sé un computer ha aiutato alcune persone che dovevano rientrare in Italia per motivi di lavoro a riacquistare un volo. I nostri biglietti sono riusciti a prenotarli le mie figlie che si trovavano a New York e che avevano un pc. Impossibile avere informazioni anche dagli operatori del numero telefonico a pagamento della compagnia» racconta uno dei protagonisti della vicenda. Dopo molti giorni, dopo molti soldi spesi per alberghi, taxi e chiamate telefoniche e  dopo le preoccupazioni di persone che hanno perso giorni di lavoro e quindi di ferie, il gruppo è ritornato a casa.

Alessandra Moscheri