Anche a Zelo, una pianta per ogni neonato

Il nome “Parco della cicogna” deriva proprio dall’idea di collegare la “nascita” e il successivo sviluppo delle aree verdi alle nascite annuali di neonati nei Comuni della zona, legando dunque la piantumazione di alberi e arbusti al numero dei nuovi nati, come previsto dalla legge n. 113 del 29 gennaio 1992.
In particolare, il progetto prevede la creazione di un luogo naturale da reperire all’interno di ogni Comune che aderirà al progetto, costituito da piante, arbusti, erbe e fiori autoctoni, che possano attirare uccelli, mammiferi, insetti e rettili, dando progressivamente origine a un ambiente adatto all’esistenza di tutta quella fauna selvatica che, a causa della massiccia antropizzazione del territorio, vede ridotto di anno in anno il proprio habitat. Per sensibilizzare la popolazione nei confronti di questo tema, ogni famiglia coinvolta dalla nascita di un bambino potrà ricevere a casa, a seguito della registrazione anagrafica del nuovo nato, un documento che attesterà la piantumazione, a nome del bambino, di una pianta nel parco e un pieghevole che descriverà brevemente il progetto e le sue finalità.
Nel corso del tempo si verrebbe così a creare una zona ricca di piante, arbusti, fiori ed erbe in grado di sostenere una grande varietà di specie animali, dai piccoli invertebrati che garantiscono la fertilità del suolo, a uccelli e mammiferi che hanno bisogno di zone tranquille per nidificare e vivere. All’interno del Comune aderente al progetto si arricchirebbe la biodiversità e si creerebbe un’ulteriore zona verde godibile da tutti i cittadini e particolarmente adatta all’educazione ambientale di quegli stessi bambini la cui nascita sarà stata all’origine del parco stesso. Il “Parco della cicogna” diverrebbe inoltre, in quanto ‘birdgarden’, un laboratorio per lo studio dell’ecologia destinato alle scuole del territorio e a tutta la popolazione interessata.

Lara Mikula