Dal Comune di Peschiera, tante parole ma nessuna giustificazione per non aver preso incarico la bambina e la donna incinta malata |Video|

Famiglia sistemata per stanotte grazie ad una gara di solidarietà fra i cittadini di Peschiera Borromeo: «Inutile fare i caroselli per “resistere alle scelte inumane” quando siete i primi a perpetrarle»

L'opinione di Giulio Carnevale

Alle ore 22 è arrivata la risposta dell’amministrazione sul caso sollevato da 7giorni(nel post Facebook qua sopra). Una famiglia con una bambina di 4 anni e una donna incinta affetta da una grave patologia che mette a rischio la sua gravidanza messa sulla strada in seguito all’esecuzione di uno sfratto esecutivo, senza che i servizi sociali siano intervenuti per prendersi in carico le fragilità della piccola e della donna malata. La risposta tecnicamente non fa una piega, in poche parole, «è due anni che stiamo cercando di aiutarla ma nonostante tutto non hanno trovato una soluzione»… quindi lasciamoli in mezzo alla strada!

Non una parola di dispiacere per quanto subito dalla famiglia. Non una parola di solidarietà alla donna incinta. Per fortuna che la sindaca è una Scout altrimenti chissà cosa avrebbe mai scritto nel suo comunicato.

A parte che ci sarebbe da discutere sull’efficacia degli aiuti prestati. Basta pensare che i servizi sociali non hanno neanche sollecitato il rinnovo della richiesta della casa popolare effettuato nel 2017, tanto che sono stati esclusi dalla graduatoria 2018. Senza l’intermediazione del comune efficace a una famiglia con lo sfratto sulla testa, senza lavoro, nessuno affita una casa. Evidentemente se la famiglia non ha usufruito degli aiuti messi a disposizione del comune vuole dire che qualcosa a livello di presa in carico dei servizi sociali non ha funzionato tantomeno il fatto che non si sia prestato attenzione neanche alla minore. Trovo la risposta arrogante e saccente, nel pieno stile di questa amministrazione comunale. Forse l'Assessore Parisotto non ha capito che l'uomo non lavora continuativamente, e che il lavoro che fa è in cooperativa non essendo a tempo indeterminato, non vale come garanzia affidabile presso i proprietari  che locano gli appartamenti. L'assessore afferma di aver telefonato alle agenzie immobiliari....eh però poteva andare peggio.

Ribadisco il concetto che proprio perché gli adulti della famiglia non sono stati in grado di venire fuori da una situazione psicologicamente pesante, che ti annienta l’autostima e la fiducia nel prossimo, i servizi sociali avrebbero dovuto occuparsi di essere presenti nello sfratto esecutivo in modo da prendersi in carico le fragilità invece di abbandonare a loro stesse una mamma malata e una bambina di 4 anni. Una mamma e una bambina che oggi hanno subito uno stress psicofisico enorme, tanto che la bambina oggi non smetteva di piangere speriamo che non abbia subito traumi indelebili. Ma dico io neanche un po’ di sensibilità? Forse i componenti di questa amministrazione sono troppo benestanti per capire questi drammi. Mi meraviglio come non ci sia attenzione alla salute psicofisica di minori e persone fragili. Pare quasi che se non sono immigrati illegali o finti profughi non meritino l’attenzione anche se sono cittadini di Peschiera Borromeo, anche se sono minorenni. Che fine hanno fatto gli appartamenti destinati all'emergenza abitativa  in disponibilità dell'amministrazione?

Forse è meglio evitare di fare caroselli colorati con i cartelli al collo “resistere alle scelte inumane”  quando si è i primi a perpetrarle. È inutile pitturare le panchine di rosso e organizzare eventi contro la violenza sulle donne se oggi è stato proprio il comune a fare violenza ad una minorenne e alla sua mamma

Per fortuna Peschiera Borromeo è fatta di persone vere che hanno fatto scattare una gara di solidarietà per trovare una sistemazione per la notte alla famiglia sfrattata. Grazie ad una albergatore e ad un ristorante di Peschiera Borromeo che hanno praticato un prezzo simbolico un gruppo di amici ha coperto le spese per coprire questa emergenza di cui il comune non si è fatto carico.

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