Elezioni regionali della Lombardia: per la prima volta il Sud Est Milano potrebbe avere un rappresentante al quale fare riferimento

7giorni incontra Franco Lucente, candidato alla carica di Consigliere regionale espressione del territororio, sindaco di Tribiano e Coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia

Franco Lucente in campagna elettorale

Franco Lucente in campagna elettorale

«Chiedo ai cittadini di smettere di stare in silenzio e di dare voce al nostro territorio»

Il suo motto è “Un Sindaco in Regione”, ma per Franco Lucente, candidato consigliere in Regione per Fratelli d’Italia, è anche il biglietto da visita che racconta 9 anni di buon governo alla guida del comune di Tribiano, da paesino con pochi servizi a centro vivibile con nuove scuole, municipio, un centro culturale e la piazza appena inaugurata. Avvocato, 43 anni, è tra i candidati più giovani della sua lista anche se è da trent’anni che fa politica attiva.
«Una passione che effettivamente coltivo fin da quando avevo 14 anni - commenta il candidato Lucente -. Ci sono tante persone come me, anche se è singolare il fatto che si venga giudicati giovani a 43 anni. In politica è così. Credo che sia giunto il momento di un cambio di passo: si parla tanto di dare una spallata alla gerontocrazia, in Regione c’è la possibilità di farlo. Semplicemente con una preferenza espressa sulla scheda verde, barrando il simbolo di Fratelli d’Italia e scrivendo un nome, quello del candidato».

Perché attribuire a lei la preferenza?
Più che altro direi di attribuirla ai giovani, ma soprattutto a candidati che conoscono il territorio. In questa campagna elettorale, io ho voluto essere presente in ciascuno dei 134 Comuni delle provincia di Milano. L’ho fatto in camper, con un tour iniziato mesi fa, qualcuno l’ha giudicata un’iniziativa curiosa o originale, io la considero il mezzo per essere sempre presente, per raccogliere i suggerimenti che vengono dai cittadini, per condividere i miei progetti, le proposte, le idee. Quello che ho sempre fatto da sindaco.

Cosa può dare in più un sindaco?
Da sindaco di Tribiano ho maturato una solida esperienza, con il singolare primato di realizzare opere incrementando il saldo patrimoniale dell’ente e mantenendo ai minimi storici la tassazione, tra le più basse della provincia di Milano. Allo stesso tempo da sindaco mi sono reso conto di quanto siano difficili i rapporti istituzionali: c’è bisogno di un collante con la Regione che superi le inefficienze di Città Metropolitana. Con varie iniziative ho denunciato le carenze dell’ex provincia di Milano, basti pensare alle strade trasformate in discariche a cielo aperto. In nove anni da primo cittadino di Tribiano, sono stato tra la gente: se le elezioni mi consentiranno di diventare consigliere regionale, vorrò mettere a disposizione le competenze acquisite in quella nuova veste. Soprattutto, mi propongo di essere sempre presente per rappresentare il territorio, troppo spesso senza voce.

Quali sono i temi più sentiti e quali le problematiche che ha incontrato?
Penso ai trasporti pubblici e alle difficoltà che gli utenti incontrano per le più svariate ragioni. Per i pullman assenti nei giorni festivi e carenti durante gli altri giorni della settimana. Per la Paullese che da anni deve essere realizzata, ma l’assegnazione dei lavori è bloccata da Città Metropolitana, che oggi, ad un passo dalle elezioni, annuncia che ormai l’aggiudicazione definitiva è cosa fatta. Peccato che l’appalto risale all’estate scorsa. Aggiungo che Città Metropolitana si è svegliata ora sul collegamento ciclabile Paullo-Tribiano-Mombretto su sollecitazione mia e dei sindaci di Paullo e Mediglia: attendo fiducioso che l'opera venga inserita nel progetto della Paullese. Ci sono poi molti temi che affronto nel mio programma, dalla sanità alla sicurezza, dall’agricoltura all’ambiente, dalle politiche di sostegno ai giovani all’imprenditorialità.

Per concludere faccia un appello agli elettori.
Per la prima volta il Sud Est Milano potrebbe avere un rappresentare in Regione Lombardia al quale fare riferimento. Andando a ritroso di almeno trent'anni nel retaggio storico locale, non ci si ricorda di alcun esponente politico di questo territorio, eletto per rappresentare gli interessi di questa importante area dislocata alle porte di Milano. Chiedo ai cittadini di smettere di stare in silenzio, chiedo di dare voce al nostro territorio. Io lo farò con loro.

Lucente nella sua comunicazione punta al cambio generazionale

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