Si chiama Luca Bernardo ed è il (quasi) ufficialmente il candidato sindaco a Milano per il centro-destra. Primario dell’ospedale Fatebenefratelli, Bernardo è stato proposto dal leader della Lega Matteo Salvini ed ha ottenuto l’approvazione di Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Nelle prossime ore, dunque, dovrebbe arrivare l’ok definitivo alla sua candidatura come sfidante principale di Giuseppe Sala, pronto ad un eventuale secondo mandato come Primo cittadino del capoluogo lombardo.

Bernardo, classe 1967, ha un curriculum di studi e lavorativo di tutto rispetto ed è iscritto all’ordine dei giornalisti, professione secondaria che ha praticato pubblicano articoli per quotidiani diffusi a livello nazionale. Ha inoltre lavorato per Anac (anticorruzione) ed è padre di una ragazza che studia giurisprudenza. Già candidato nel 2016 nella lista Moratti, Bernardo sarà con ogni probabilità il nome su cui punterà il centro-destra per provare a cimentarsi nell’ardua impresa di scalzare Beppe Sala dalla poltrona di Sindaco. Un’impresa apparentemente impossibile, dal momento che l’operato dell’attuale Primo cittadino è valutato positivamente da molti milanesi. Non hanno poi aiutato le iniziali titubanze e il walzer di nomi che si sono susseguiti prima di approdare a quello di Bernardo. 

A far ben sperare è però, oltre al prestigio personale di Luca Bernardo, un recente sondaggio, tenuto segreto dai leader nazionali, secondo il quale il candidato civico voluto da Salvini sarebbe davanti persino a Sala.

La sfida è dunque ancora aperta. La posta in gioco è altissima: oltre alla poltrona di sindaco tra le più prestigiose d’Italia, in palio c’è anche la leadership del centro-destra, che Salvini difende ancora per un punto e qualche decimale (secondo gli ultimi sondaggi); Fratelli d’Italia però scalpita e guadagna consensi giorno dopo giorno, con Giorgia Meloni sempre pronta ad assumere la guida di una coalizione che, malcontata, vale a livello nazionale quasi il 50% dei suffragi. Le elezioni amministrative, nonostante le consuete smentite dei dirigenti dei maggiori partiti, avranno anche un significato importante a livello nazionale e politico. Una vittoria di Bernardo significherebbe per Sala (che, pur da indipendente, è sostenuto dalla coalizione di centro-sinistra a guida Pd), ma anche per il Pd e il nuovo segretario Enrico Letta, una brusca battuta d’arresto in una città che, solo qualche settimana fa, sembrava saldamente nelle mani del centro-sinistra.