Pantigliate, il sindaco Miglioli risponde alle critiche di immobilismo di Cordella: «Parole usate senza conoscere i fatti»
Il primo cittadino replica alle accuse di Cordella (Lega): «Non si può amministrare sulla base di supposizioni o pregiudizi»

Lorenzo Miglioli
Pantigliate (MI), 20 dicembre 2024. Dopo le dure critiche mosse dal consigliere comunale Luigi Cordella in merito alla gestione dell’area del sovrappasso della Paullese, teatro della tentata violenza sessuale ai danni di una studentessa ventenne, arriva la risposta del sindaco Lorenzo Miglioli. In una nota ufficiale, il primo cittadino ha respinto con fermezza l’accusa di «immobilismo», definendola una distorsione dei fatti e un attacco infondato.
«Immobilismo? Un termine usato senza cognizione»
«Quando si utilizza una parola, soprattutto nei confronti di qualcun altro, bisognerebbe prima conoscerne il significato», ha esordito Miglioli, sottolineando come l’uso del termine «immobilismo» da parte di Cordella sia non solo offensivo, ma anche fonte di disinformazione. «Il consigliere Cordella mi ha accusato di un atteggiamento passivo e ostile nei confronti della situazione incresciosa accaduta nel nostro paese. Mi riferisco alla sventata violenza ai danni di una nostra concittadina attuata da una persona che, da tempo, stazionava nel sovrappasso della Paullese. Tuttavia, vorrei ricordare che lui stesso è venuto più volte in Comune, nel mio ufficio, dove è stato accolto, ascoltato e informato sulle azioni che stavamo intraprendendo per monitorare la situazione».
Le azioni intraprese e il ruolo delle istituzioni
Il sindaco ha ribadito come l’amministrazione fosse da tempo attenta alla questione, operando in sinergia con Polizia Locale, Servizi Sociali e Carabinieri: «Chi amministra per il bene di tutti non può agire sulla base di supposizioni, illazioni o peggio pregiudizi, che dipendono dal modo di presentarsi, di vestirsi o di parlare di una persona. Chi amministra deve accogliere le preoccupazioni, cogliere i segnali, ma soprattutto vigilare e intervenire. È ciò che abbiamo fatto».
Miglioli ha poi precisato che, in più occasioni, aveva invitato Cordella a presentare una denuncia qualora fosse stato a conoscenza di fatti specifici che avrebbero potuto accelerare i tempi per risolvere il problema: «Non mi risulta che questo mio consiglio sia stato accolto. Per fortuna, il peggio è stato evitato, non grazie a lui, ma grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, che da tempo monitoravano la situazione insieme alla nostra amministrazione».
Una replica alle critiche della minoranza
Il sindaco ha colto l’occasione per difendere l’operato della sua giunta e contrattaccare: «La parola immobilismo, che definisce “atteggiamento passivo o addirittura ostile nei confronti di soluzioni”, non credo si addica alla mia persona né alla situazione descritta dal consigliere Cordella. La vera “non denuncia” è quella che si concretizza nell’assenza di proposte, nella critica sterile, quella urlata a posteriori sui giornali».
Miglioli ha concluso il suo intervento con un appello alla collaborazione costruttiva, ricordando che «governare un paese richiede responsabilità, fatti concreti e una visione a lungo termine, non accuse infondate che non aiutano a risolvere i problemi».
Un dibattito aperto sulla sicurezza urbana
Le parole del sindaco evidenziano un clima politico teso, con contrapposizioni tra maggioranza e minoranza sull’efficacia delle misure adottate per garantire la sicurezza cittadina. Resta da capire se il confronto istituzionale possa portare a nuove soluzioni condivise o se le polemiche continueranno a dominare il dibattito pubblico.