Pantigliate, Il sindaco Veneziano denuncia l’opposizione per delle foto allarmanti postate sui social
I due consiglieri di minoranza chiedono chiarezza e pretendono spiegazioni di un atteggiamento così severo e inspiegabile
20 aprile 2017
Il consiglio comunale di Martedì 18 Aprile ha avuto un epilogo tanto inatteso quanto sbalorditivo per i due rappresentanti della lista “Pantigliate al centro”, Lidia Rozzoni e Fabio Pricca. Durante la lettura dei comunicati del sindaco, infatti, entrambi i consiglieri di minoranza si sono visti notificare e recitare ad alta voce una querela esposta ai carabinieri di Peschiera Borromeo per degli scatti postati sulla pagina Facebook del gruppo consiliare. Le foto in questione ritraggono alcuni ragazzi che trasgrediscono i divieti per sostare indisturbati all’interno degli impianti sportivi ormai inagibili e in particolare sugli scivoli d’acqua usurati da tre anni di inattività e degrado. «Questa denuncia ci è sembrata proprio strana – commenta il capogruppo Lidia Rozzoni – ed è paradossale come il sindaco ci abbia denunciato per una foto pubblicata da un nostro sostenitore che voleva solamente ravvisare un problema tenuto tacito da troppo tempo ormai. Dal 2014 è stato chiuso il parco acquatico e da allora ha subito deturpamenti e atti vandalici che lo hanno reso pericoloso e in uno stato di degrado assoluto». Le foto hanno subito fatto il giro della rete e sono state riprese anche da un giornale della zona che ha voluto sviluppare l’argomento del mancato controllo degli impianti e del loro deterioramento naturale e artificiale. «Siamo esterrefatti dal comportamento del primo cittadino - dichiara Fabio Pricca – che ci ha denunciato come se avessimo commesso un reato, quando, in realtà, abbiamo dato spazio alla documentazione del disagio incontrastato che regna in quella zona. Parecchio anomalo il fatto che la denuncia non sia partita contro ignoti ma abbia coinvolto solo la nostra lista senza coinvolgere nemmeno il giornale che le ha pubblicate in un secondo momento. Un atteggiamento dissuasivo – continua il consigliere di minoranza – che mostra la poca inclinazione al dialogo e l’assenza di risposte concrete da parte del sindaco che proclama ripercussioni in consiglio e non fa nulla per risolvere la situazione. Ci sembra un atto quasi intimidatorio che però non ci spaventa, ma che pone forti interrogativi sulla reale finalità di un gesto tanto strano e inconcepibile per noi».
Federico Capella
Federico Capella
20 aprile 2017