Bruschi, coordinatrice di Forza Italia a Peschiera critica la gestione del Biciplan e il mancato rispetto per l’ambiente e la cittadinanza

Carla Bruschi, offre una lettura politica netta e critica, sottolineando due questioni fondamentali che mettono in luce i limiti di un progetto che, a suo dire, sembra più finalizzato alla propaganda che a rispondere alle vere esigenze del territorio

Gli alberi sulla Vecchia Paullese in prossimità del Castello di Peschiera Borromeo abbattuti per far posto alla ciclabile di Città Metropolitana di Milano

Guarda il video servizio di 7giorni

Un progetto calato dall’alto senza concertazione

«Città Metropolitana di Milano, animata dalla sua ormai evidente follia green, ha voluto sviluppare un progetto, il Biciplan, finanziato dal PNRR, che impone un calendario serrato e obiettivi sproporzionati rispetto alle capacità gestionali di molti comuni», afferma Carla Bruschi, Coordinatrice di Forza Italia a Peschiera Borromeo e vice coordinatrice provinciale degli azzurri. «L’intenzione del centrosinistra è chiara: portare a termine un’opera a tutti i costi, sacrificando le reali necessità dei territori, il rispetto per l’ambiente e la sicurezza delle comunità locali. Una scelta politica che punta a ottenere una medaglia green da esibire, senza alcuna attenzione verso chi vive quotidianamente le conseguenze di questi interventi».

Bruschi critica in particolare la mancanza di una concertazione efficace: «Si tratta di un’opera irrispettosa delle esigenze dei comuni e delle attività economiche locali. A Peschiera Borromeo, ad esempio, il percorso ciclabile previsto intersecherà zone industriali, zone pedonali, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e annullando i lavori di riqualificazione viabilistica avviati appena nel 2021. È un progetto che mostra scarsa sensibilità anche per l’ambiente, come dimostrano i tre maestosi alberi abbattuti all'ingresso del Borgo del Castello di Mirazzano per fare spazio alla ciclabile. Sono il simbolo di questa follia progettuale».

Carla Bruschi

Carla Bruschi

Più dannosa che utile

Secondo Bruschi, la Linea 7 del Biciplan rischia di diventare un’opera più dannosa che utile. «Non siamo contrari alle piste ciclabili, ma queste devono essere progettate con raziocinio e buon senso, tenendo conto delle esigenze locali e rispettando l’ambiente. Qui, invece, ci troviamo davanti a una sorta di "autostrada ciclabile" destinata a monopattini e bici elettriche super veloci, che compromette i centri urbani e vanifica interventi già effettuati, con un costo enorme per i cittadini».

La responsabilità politica

Bruschi non risparmia critiche alla Giunta uscente di Peschiera Borromeo: «È inconcepibile che Accosa non abbia avuto il coraggio di opporsi a questo progetto, limitandosi a prendere atto dei tagli indiscriminati agli alberi e senza informare il Consiglio comunale e i cittadini in tempo utile. La motivazione sembra evidente: era l’occasione per rifare la ciclabile di via Milano, un’opera che sarebbe costata troppo se realizzata con fondi comunali».

La coordinatrice di Forza Italia conclude con un appello: «Il Biciplan avrebbe dovuto essere ridimensionato per tenere conto delle reali esigenze dei territori e dei cittadini. Questi interventi devono essere pensati per migliorare la qualità della vita, non per distruggerla in nome di una retorica ambientalista che, alla prova dei fatti, dimostra solo di essere una scusa per spendere “male” i fondi del PNRR».