San Donato avrà un luogo intitolato ai Martiri delle Foibe, lo ha deciso il Consiglio comunale approvando una Mozione della Lega

Per il Consigliere comunale Carlo Barone di San Donato Lab, intitolare una via alle vittime della tragedia del confine orientale, ha come obiettivo politico la riabilitazione del fascismo

Matteo Gazzola (Lega)

Matteo Gazzola (Lega)

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San Donato Milanese, (MI) 23 luglio 2020. «Un momento importante per la città che conserva e rinnova la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe nel secondo dopoguerra. Circa 20mila persone persero la vita, mentre 300mila furono costrette ad abbandonare la propria terra per evitare i massacri. In un momento in cui questi fatti vengono taciuti, negati o addirittura giustificati è importante che San Donato dedichi un luogo per ricordare le tante vittime di questa tragedia», questo il commento di Matteo Gazzola il Consigliere della Lega autore della Mozione votata in Consiglio comunale. L’esponente del carroccio aveva depositato la Mozione il giorno 11 febbraio 2020 in occasione del Giorno del Ricordo. Tutto il Consiglio comunale ha votato a favore, dimostrando così una maturità eccelsa della città su certi temi, tranne un esponente della lista civica San Donato Lab. Il Consigliere comunale Carlo Barone ha tenuto un discorso offensivo, e ingeneroso per la memoria di tutti gli infoibati del Venezia Giulia e della Dalmazia, che dimostra un’assoluta impreparazione sull’argomento. L’esponente civico è arrivato a definire la presentazione della Mozione di Gazzola, come un percorso per la riabilitazione del fascismo. Ha sostenuto che votandola porterebbe a mettere sullo stesso piano le vittime delle guerre. Una domanda sorge spontanea: cosa hanno le vittime delle Foibe per non essere considerati come qualsiasi altra vittime degli orrori del ‘900?
Come se non fosse che le vittime italiane del dopoguerra nel confine orientale hanno dovuto aspettare 70 anni per essere riconosciute, e per farlo c’è voluta una legge dello Stato. Poi il Consigliere Baroni ha parlato di provocazione, perchè a suo dire la Mozione sarebbe stata presentata in concomitanza della richiesta di cittadinanza onoraria per la Senatarice Liliana Segre. Peccato che la Mozione sia stata presentata lunedì 11 Febbraio 2020, in occasione delle celebrazioni della Giornata del Ricordo.
«La mozione in oggetto, personalmente credo che … Come ho detto anche al consigliere Gazzola – espone Carlo Barone  in consiglio comunale durante la dichiarazione di voto… - La sua scelta di presentare questa mozione … emh proprio perché è avvenuta, in concomitanza con la richiesta dei consiglieri dell’allora maggioranza di dare l’onore della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. Io in realtà l’ho letta come una provocazione/barra parificazione… Che è un po’ figlia di un periodo dove si tenta di riabilitare un determinato tipo di storia. Emh personalmente non mi sento di votarla a favore. Perché appunto mi sembra figlia di un percorso se vogliamo di una riabilitazione di un immaginario che è un po’ legato al fascismo… Che oggi appunto sembra di metterci di parificare un po’ le vittime delle guerre… Però appunto sono due storie diverse… E cedo che per come era stata… Per come era venuta fuori per come era stata presentata, mi sembra che l’obiettivo politico fosse un po’quello e quindi non voterò a favore della mozione»
Giulio Carnevale
La Mozione approvata con diciotto voti a favore e uno contrario

La Mozione approvata con diciotto voti a favore e uno contrario