Segrate: avviata la manovra di riequilibrio di bilancio
Tra le novità introdotte si annoverano, ad esempio, la variazione dell’addizionale comunale IRPEF, la rideterminazione dell’aliquota dell’Imposta Municipale Propria (IMU) e una nuova fascia ISEE per le tariffe degli asili nido.
Micheli: «Metteremo a posto i conti con una gestione finanziaria oculata»
Il Consiglio Comunale di Segrate, nel corso della seduta di lunedì 27 marzo, ha avviato la manovra di riequilibrio di Bilancio, che permetterà al Comune di evitare il dissesto finanziario. Entrate correnti insufficienti e incerte, crediti inesigibili, passività pregresse e spesa corrente coperta ricorrendo all’utilizzo di oneri di urbanizzazione sono le principali criticità evidenziate dall’Organo di Revisione economico-finanziaria del Comune, che hanno indotto l’Amministrazione a deliberare lo scorso febbraio il ricorso alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. «Si tratta di una manovra che pone rimedio alla vera e propria voragine nei conti comunali che abbiamo ereditato dal passato - precisa il vicesindaco e assessore al Bilancio, Luca Stanca -. Anni di finanza allegra hanno portato il Comune sull’orlo del dissesto. Noi stiamo intervenendo per evitarlo». Tra le principali novità introdotte dalla manovra figura la variazione dell’addizionale comunale IRPEF, che prevede un’aliquota unica dello 0,8% con esenzione per i redditi inferiori a 15.000 euro, realizzando così di un riallineamento rispetto agli altri comuni della provincia di Milano. Rideterminata dal Consiglio Comunale anche, per specifiche categorie catastali, l’aliquota dell’Imposta Municipale Propria (IMU): da 0,4% a 0,6% per le abitazioni di lusso e assimilate (A1-A8), e da 0,95% a 1,06% per i terreni agricoli e per gli altri fabbricati (esclusa la categoria D), che comprendono in particolare seconde case, uffici e box non di pertinenza. Resta invariata allo 0,95% l’aliquota per negozi e botteghe (C/1). Fissata al 2,5 per mille l’aliquota TASI per gli immobili merce, i fabbricati costruiti e destinati dalle imprese costruttrici alla vendita (fintanto che rimanga tale destinazione e non siano locati). Per quanto riguarda la refezione scolastica viene applicato uno sconto inferiore ai fratelli per i residenti con redditi alti, ovvero che non presentano l’ISEE o con reddito superiore a 33.000 euro (10% per il secondo fratello, del 15% per il terzo, del 20% per il quarto), mentre restano invariati gli sconti per tutte le altre fasce di reddito. Per le tariffe degli asili nido viene introdotta una nuova fascia ISEE da 33.000 a 45.000 euro e rideterminato al 10% lo sconto per la frequenza part-time per redditi superiori a 33.000 euro, per chi non presenta l’ISEE e per non residenti. (Per queste tre categorie viene eliminato lo sconto tariffario per gli altri fratelli frequentanti il nido nello stesso anno educativo). Tutti gli sconti restano invece invariati per ISEE inferiori a 33.000 euro. «Le innumerevoli criticità del bilancio comunale che sono emerse in questi ultimi mesi - dichiara il sindaco Paolo Micheli - hanno superato di gran lunga ogni pessimistica previsione. Non è certamente lasciando decine di milioni di debiti e i conti allo sbando che si governa il bene comune. Ma non ci diamo per vinti. Nei tre anni che ci restano di mandato proporremo una gestione finanziaria sostenibile, oculata e che preveda entrate e uscite certe, contenimenti della spesa e riduzione degli sprechi».
Redazione Web