Muay Thai, Alessandro Bersani, il fighter pantigliatese che si è conquistato l’Inghilterra

L’atleta, dopo la vittoria al Ring War, sabato 9 marzo combatterà a Birmingham nel Muay Thai Grand Prix

A destra Alessandro Bersani

Sul ring troviamo Alessandro Bersani, 33 anni, cittadino pantigliatese che insegna Muay Thai a Mombretto di Mediglia, impara a Sesto San Giovanni e questo weekend combatterà a Birmingham. Una storia, la sua, che incrocia diverse città e realtà, il tutto per prepararlo all’evento che verrà. Alle sue spalle nell’angolo, Diego Calzolari, allenatore capo del omonimo Team, istituzione nel Muay Thai in Italia, che da diversi mesi lo allena per prepararlo al professionismo. «Esistono due tipi di Muay Thai: quello europeo e quello internazionale –inizia l’intervista Diego, allenatore e portavoce di Alessandro -, La differenza sta nel regolamento che divide i due, in numero di riprese, durata e metodo di combattimento. In Italia, come in Europa, si combatte con un minutaggio minore e usando le protezioni. In Inghilterra, Thailandia, alcuni paesi dell’est e nel resto del mondo, invece non si usa niente e le riprese sono più lunghe. È il vero Muay Thai, così come è stato concepito. Per questo i miei atleti, anche i novizi, li faccio debuttare tutti senza protezioni, così si abituano da subito ad un livello più alto e il ritorno di esperienza è maggiore». Il rito è toccato anche ad Alessandro, che lo scorso 23 febbraio, è stato battezzato al Ring War, evento mondiale al Palasesto di Sesto San Giovanni, dove ha portato a casa un’ottima vittoria contro un avversario più esperto e già temprato da diversi combattimento. «Non è facile il primo combattimento, perché la paura e l’emozione giocano brutti scherzi – continua Calzolari -, Solitamente sono come un freno motivo. Alessandro questo non c’è l’ha. È uno strikler, che si lancia aggressivo nel combattimento cercando l’avversario, la vittoria». Grazie proprio alla vittoria conseguita al Ring War, Bersani è riuscito a strappare un biglietto per il combattimento che si terrà a Birmingham, incluso nel circuito Muay Thai Grand Prix. Vincendo ha colto la chance di un evento internazionale: rappresentativa italiana contro quella inglese. Sei con sei, che vinca il migliore. «Alessandro è un -75 kg. Nonostante l’età non sia dalla sua, glielo dissi subito: per me puoi fare bene – commenta l’allenatore sull’atleta -, Venendo già da una scuola di combattimento ha solo dovuto intensificare i suoi sforzi. E quando negl’ultimi due mesi si è unito ai professionisti, mattino e sera, sapevo sarebbe riuscito. È molto determinato, ha denti affilati e cerca l’avversario. È un ottimo atleta». Se Alessandro ha già dimostrato quello che può fare non ci è dato saperlo. Sicuramente tiferemo per lui, per la sua serata inglese e per quei duri minuti che lo separano dalla vittoria. Go striker!
Mattia Russo
La delegazione italiana di Muay Thai 2019

La delegazione italiana di Muay Thai 2019