Milano, volontariato: l'aiuto di Casa Jannacci durante l'emergenza Coronavirus

Il contributo dell’organizzazione di volontariato nei mesi della pandemia: accolti 486 ospiti.

Medici, infermieri e personale sanitario hanno combattuto in prima linea contro il Coronavirus, ma non sono stati lasciati soli: il contributo degli enti di volontariato è stato fondamentale per chi non ha una dimora stabile e non sa come accedere alle cure ospedaliere. Tra le tante organizzazioni di Milano che si sono occupate dei senzatetto durante la pandemia, Casa Jannacci ha garantito il suo prezioso aiuto. Casa Jannacci è una struttura per l’accoglienza temporanea di persone in difficoltà, in grave stato di bisogno, prive di alloggio e senza mezzi economici per procurarselo. Dal 2014 la Casa porta il nome del medico e cantautore Enzo Jannacci, nato a Milano il 3 giugno 1935. In occasione dell’anniversario della sua nascita, il sindaco di Milano Beppe Sala ha visitato la struttura e ha ringraziato i volontari che si sono presi cura dei senzatetto durante l’emergenza Covid – 19: «All’inizio della pandemia c’erano 486 ospiti – spiega il sindaco di Milano – sono state prese tre decisioni: la prima è stata suddividerli in quattro spazi. In Casa Jannacci ne sono rimasti solo 200. La seconda decisione è stata quella di tenerli lì tutto il giorno, perché poteva essere pericoloso per loro lasciarli sulle strade della nostra città. La terza decisione è stata portare gli asintomatici in alcuni appartamenti in via Carbonia. Tutti sono stati curati e i risultati si sono visti. Su 486 ospiti c’è stato un morto, un filippino di nome Pascal, che soffriva comunque di gravissime patologie. Un morto è un morto, è un dolore, ma parliamo di uno su 486. Racconto questa storia – ha concluso il primo cittadino – perché è giusto ringraziare medici e personale sanitario, ma ricordiamoci di questo spazio, che è gestito dal Comune di Milano e, con il supporto di Ats, di Emergency e di altri volontari, si è superata una crisi del genere. Un grazie a loro». Casa Jannacci è in viale Ortles 69 (Municipio 5) e offre il suo aiuto a senzatetto tra i 18 e i 65 anni, maschi e femmine, italiani e stranieri. La struttura comprende sette padiglioni e 481 posti letto e il dormitorio è operativo tutto l’anno, dal lunedì alla domenica. La permanenza all’interno della Casa è concessa per un massimo di 60 giorni, durante i quali gli ospiti potranno usufruire dei seguenti servizi: una mensa con 550 pasti al giorno, docce, guardaroba, lavanderia, infermeria, sala soggiorno con televisore, biblioteca con postazioni pc e wi-fi. Gli ospiti inoltre sono affiancati da un’équipe di educatori e psicologi che si occupano di creare un percorso personalizzato di reinserimento lavorativo e di riacquisto dell’autonomia economica e sociale. La Casa ha garantito i suoi servizi anche durante il lockdown: la pandemia non ha negato agli ospiti l’occasione di ricostruire la propria vita. Neanche il Coronavirus ha scalfito il grande cuore di Casa Jannacci e dei suoi volontari.