Immergersi nel blu con SeaSub… un sogno che si realizza per una redattrice di 7giorni!

Grazie alla gentilezza e alla disponibilità dello staff dell’associazione SeaSub, una giornalista collaboratrice di "7giorni – il giornale del Sud Est Milano" ha avuto la possibilità di fare una prova di immersione nella giornata di open day della piscina "Il Quadrifoglio". Ecco il suo racconto.

L'immagine di un'immersione

L'immagine di un'immersione

Il mare mi ha sempre affascinata; ho auto l’immensa fortuna di viverlo ogni estate fin da piccola nella splendida cornice della Sardegna ma poterlo vedere da un’altra prospettiva – non semplicemente quella del “tuffo” per rinfrescarsi dalla canicola o, al massimo, dello snorkeling – è un’idea davvero entusiasmante.
Ammetto però di avere sempre riservato qualche timore a riguardo, un po’ di paura e di preoccupazione dovute forse al mio carattere, più che ai reali rischi dell’attività del subacqueo! Più di una volta sono passata di fronte ai diving center della località delle mie vacanze e mi sono chiesta, perplessa, come solamente in un paio di settimane si potesse prendere un brevetto di immersione quando, con un corso completo in piscina, ci vuole all’incirca un anno intero di preparazione. Insomma, ho sempre pensato al mondo sommerso come qualcosa di splendido ma anche misterioso e un po’ inquietante.
Per questi motivi - un po’ per superare la paura, un po’ per non perdermi la possibilità di esplorare un mondo a me ignoto - ho accettato subito con entusiasmo quando Luigi Ferri e l’associazione SeaSub mi hanno dato l’opportunità di provare la mia prima immersione!
Dopo essere arrivata sul bordo della piscina “Il Quadrifoglio” di Peschiera Borromeo - nella giornata di open day e presentazione dei corsi, tenutasi il 6 settembre 2014 - ho trovato subito il team di SeaSub ad accogliermi, a spiegarmi prima un po’ di teoria e poi, nel dettaglio, cosa avremmo fatto nell’ora di prova.
Il team ha poi provveduto poi ad aiutarmi con la “vestizione”: cintura di pesi alla vita, pinne, maschera e infine il GAV (giubbotto ad assetto variabile) con bombole ed erogatori.
L’attrezzatura è tutta dell’associazione, ed è già un gran vantaggio per chi - almeno all’inizio - non ha idea del materiale da procurarsi! L’importante, naturalmente, è arrivare in piscina con costume, cuffia e ciabatte.
Dopodiché è iniziata l’immersione vera e propria: la sensazione iniziale non si può descrivere se non con l'aggettivo strana. È davvero insolito poter respirare liberamente quando si è totalmente immersi sott’acqua! All’inizio si ha la sensazione di dover salire verso la superficie per prendere aria, come se fosse qualcosa di “disumano” poterne fare a meno… ma dopo qualche istante ci si abitua e sembra proprio di avere le branchie! Luigi Ferri, che mi ha affiancato durante tutta l’immersione, anzitutto mi ha insegnato a stare in ginocchio, ferma, sul fondo della piscina; poi mi ha spiegato come muovermi e nuotare rasente il fondo, “svuotando” i polmoni per poter scendere di più e, insieme, abbiamo percorso nuotando lentamente diverse vasche nella loro lunghezza.
Come prima prova sono rimasta davvero soddisfatta; la curiosità di iniziare il corso vero e proprio è tantissima: se provare questa esperienza in piscina mi ha entusiasmato così tanto, non oso immaginare le immersioni nel mare!
Ancora un doveroso e sincero ringraziamento a Luigi Ferri e a tutto lo staff di SeaSub che mi ha permesso di vivere questa esperienza, non solo per l’immersione di prova ma per tutto l’anno! Un percorso che condividerò con i lettori di "7giorni"  con a speranza che si incuriosiscano e vogliano tentare l’ingresso nell’affascinante mondo sommerso con SeaSub!
Per info: www.sea-sub.it
Francesca Tedeschi