Melegnano: si profila il ricorso al Tar per il referendum sulla navetta comunale

Mezzi: «La determinazione della Commissione non può essere disattesa dal Consiglio. Ormai i cittadini si sono espressi e pertanto non è più possibile deliberare sull'argomento»

La raccolta firme

La raccolta firme sono state raccolte 933 sottoscrizioni

«Siamo di fronte a un tentativo della maggioranza di bloccare il referendum popolare» così il Capogruppo di Sinistra per Melegnano-Melegnano progressista Pietro Mezzi attacca la maggioranza del Partito democratico nella conferenza stampa tenutasi nella mattinata di martedì 15 gennaio 2019 a Melegnano.

«Riteniamo illegittimo, che la maggioranza voglia sottoporre al Consiglio comunale , nella seduta prevista per il  23 gennaio 2019,  una Delibera che approvi o meno il Referendum popolare sul trasporto pubblico locale interpretando in modo capzioso l’articolo 4 del Regolamento referendario comunale. Abbiamo già fatto presente la questione al segretario comunale» continua Mezzi. «Abbiamo  mandato il quesito anche al difensore civico regionale, che si è già espresso nel merito, sul fatto che il referendum promosso con una raccolta firme non possa essere portato al voto di un organo politico come il Consiglio comunale. Se non fosse così, faremo ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar), con tutti gli effetti che questo potrebbe comportare» aggiunge Roberto Silvestri, membro del comitato promotore del referendum.

Secondo quanto previsto dal relativo Regolamento, agli articoli 3 e 4, illustrano due procedure per indire un referendum: la raccolta firme presso la cittadinanza o l’iniziativa del consiglio comunale.
Il gruppo consiliare di Mezzi nei mesi di settembre e ottobre, aveva  lanciato una raccolta firme raccogliendo 933 sottoscrizioni, superando di fatto le 600 necessarie per richiedere l’indizione del referendum popolare come indicato nell'articolo 18 comma a) dello Statuto comunale.

Lunedì 14 gennaio 2019, presso il Comune di Melegnano, si è riunita  la commissione che ha il compito di stabilire l’ammissibilità o inammissibilità del referendum per il ripristino della navetta comunale, come previsto dall'articolo 21 comma 1 dello Statuto.
La commissione è composta dal difensore civico regionale Carlo Lio, che la presiede, dalla consigliera comunale Elisabetta Codazzi, nominata dal consiglio, e da Maurizio Margutti, designato dal comitato promotore del referendum. L'organo comunale in quella sede ha dichiarato ammissibile il referendum – secondo i criteri stabiliti dagli articoli 19 e 20 dello Statuto comunale –, esprimendosi all'unanimità in tal senso. Secondo i promotori del referendum una volta pervenuto il parere favorevole della commissione, il sindaco è tenuto – con apposito provvedimento emanato almeno sessanta giorni prima della data in cui si terrà la consultazione – a indire il referendum.

«Dopo la dichiarazione di ammissibilità da parte della commissione non ci devono essere altre intromissioni, né da parte del sindaco né da parte del consiglio comunale perché non hanno titolo per farlo e anzi potrebbero creare un precedente pericoloso. Ormai i cittadini si sono espressi e pertanto non è più possibile deliberare sull'argomento sino al risultato del referendum» ha specificato Mezzi. L’articolo 21 dello Statuto comunale, al comma 5, cita infatti: «La determinazione della Commissione non può essere disattesa dal Consiglio».
Elisa Barchetta
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Uno dei gazebo della raccolta firme

Uno dei gazebo della raccolta firme promossa da Sinistra per Melegnano-Melegnano progressista