Milano, 53esimo anniversario della strage di Piazza Fontana, Sala: «Nessuna giustizia ma inizio della resistenza civile» |Guarda i video|

(MIANEWS) Contestazione degli anarchici durante la cerimonia in ricordo delle vittime al grido «Alfredo libero», in sostegno ad Alfredo Cospito. Sala: «Abbiate rispetto per il dolore dei familiari».

Il sindaco di Milano Beppe Sala a amrgine della cerimonia della Strage di Piazza Fontana

Il sindaco di Milano Beppe Sala a amrgine della cerimonia della Strage di Piazza Fontana Fotogramma dal filamto di MIANEWS

La protesta e l'intervento del Sindaco di Milano (MIANWES)

Le dichiarazioni "post" del sindaco Beppe Sala (MIANWES)

(MIANEWS) Milano, 12 Dicembre 2022 - «Sono 53 anni che l'Italia è indignata, che Milano è indignata. E quell'indignazione è il muro più inscalfibile che la strage di Piazza Fontana ha eretto»: così il sindaco Giuseppe Sala in un passaggio del suo intervento alla commemorazione dell'anniversario della strage di Piazza Fontana. «La strage di Piazza Fontana – continua il primo cittadino di Milano - è la madre di tutte le sue sorelle - ha sottolineato Sala - genera altre stragi a lei sorelle, se non nelle modalità, sicuramente nell'impossibilità di stabilire con piena certezza le responsabilità, i colpevoli, i mandanti, gli esecutori materiali. Credo che tutti noi che ci siamo riuniti qui, dal primo all’ultimo, riteniamo una vergogna, storica e civile, che più di 50 anni dopo i fatti un'intera nazione sia costretta a dire come fece Pasolini 'Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969' e in realtà non poterli pronunciare, quei nomi. Perché la palude della storia, anche giudiziaria, ha impedito a tutti di condannarli e ha promosso la sopravvivenza non della memoria, ma dell'indignazione. Se non c'è sentimento, celebrare la memoria è un esercizio vuoto, è pura retorica. Ma io sfido chiunque a venire qui, sempre in questo luogo, il 12 dicembre di qualsiasi anno, e a dire che si sta facendo un esercizio retorico», ha aggiunto il sindaco. Nel suo discorso il sindaco ha ricordato anche i funerali delle vittime della strage: «Mi capita talvolta di andare su YouTube a rivedermi le immagini incredibili dei funerali per i morti della strage, il 15 dicembre 1969, a tre giorni dall'attentato. Dovremmo celebrarli con una cerimonia apposita, ogni anno, ma forse li celebriamo sempre: il 12 dicembre onoriamo la memoria dei morti, ma anche la reazione dei vivi - ha detto Sala -. C'è da rimanere attoniti a guardare le immagini sfocate, in bianco e nero, di quei funerali, 300mila persone a ridosso del sagrato del Duomo, in un silenzio impressionante. Gli sguardi, pieni di indignazione e di dignità, delle donne e degli uomini, di qualsiasi ceto sociale, di ogni età e provenienza. Quei funerali hanno contribuito in maniera significativa a salvare la democrazia nel nostro Paese».

Protesta di un gruppo di antagonisti durante le commemorazioni per la strage di piazza Fontana.
Durante l'intervento del sindaco Giuseppe Sala, che ha preso la parola in piazza, di fronte alla ex Banca dell'Agricoltura, alcuni antagonisti hanno interrotto il suo discorso con urla e slogan per denunciare il regime di 41 bis applicato in carcere all'anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 di ottobre, a cui è stato applicato il cosiddetto 'carcere duro' per aver piazzato, tra il 2 e il 3 giugno del 2006, due ordigni a basso potenziale presso la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, la cui esplosione non causò vittime. (MIANEWS)