Milano, Bertolaso: «Accesso ai servizi sanitari dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20 e la domenica fino alle ore 12». Per ora solo in un ospedale

Secondo l'assessorato al Welfare di Regione Lombardia, questa iniziativa contribuirà a garantire una risposta sanitaria più tempestiva e flessibile

Milano, 23 febbraio , un importante progetto mirato a migliorare l'accesso ai servizi sanitari è stato presentato dall'assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, durante un incontro con i rappresentanti delle ASST della provincia di Milano e Lodi e dell'ATS della Città metropolitana.

L'iniziativa prevede la possibilità di effettuare visite mediche ed esami ospedalieri anche nel fine settimana, consentendo ai cittadini di accedere ai servizi anche il sabato e la domenica. Bertolaso ha annunciato che in uno degli ospedali di Milano sarà possibile effetturare le prestazioni prescritte dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle 20 e la domenica fino alle ore 12, dando così una risposta concreta alle esigenze della popolazione.

«Questo progetto importante sarà solo il primo di una serie», ha dichiarato l'assessore, evidenziando l'impegno continuo per ridurre le liste d'attesa e garantire un servizio sempre più efficiente. Bertolaso ha sottolineato che l'aumento del personale e l'offerta di incentivi economici saranno fondamentali per implementare questa iniziativa, che partirà dalla provincia di Milano, una delle aree più dense di popolazione della regione.

Con quasi 3,5 milioni di assistiti, di cui oltre 1,2 milioni con patologie croniche, l'area milanese presenta sfide particolari legate alla sua vastità e complessità. Tuttavia, Bertolaso ha espresso fiducia nel fatto che questa iniziativa contribuirà a garantire una risposta sanitaria più tempestiva e flessibile, con l'obiettivo di mantenere gli ospedali pubblici sempre aperti e di rendere i medici ancora più orgogliosi di far parte del sistema sanitario.

Attualmente, l'area metropolitana conta circa 50 presidi ospedalieri, con oltre 12.500 letti a contratto, ed eroga circa 60 milioni di prestazioni ambulatoriali attraverso una vasta rete di strutture sanitarie e punti prelievo distribuiti sul territorio.