Milano, in 24 ore rapine, botte e sangue, in manette sei stranieri per aggressioni a una mamma, un’anziana e un invalido civile |Podcast|

De Corato: «Il Sindaco di Milano Sala ha risposto alle critiche sulla sicurezza della Ferragni, sminuendo la pericolosità del capoluogo lombardo, bollando il tutto come un semplice problema comune a tutte le “più grandi città del mondo”»

Chiara Ferragni e il post di critica al sindaco Sala

Chiara Ferragni e il post di critica al sindaco Sala

«Il sindaco di Milano ha replicato all’appello lanciato ieri sui social dall’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni con una non-risposta: ha sminuito la pericolosità del capoluogo lombardo, bollandola come un semplice problema comune a tutte le "più grandi città del mondo’", e ha scaricato gran parte della colpa sul ministro Lamorgese, che, promette, risentirà “in questi giorni”» ha commentato l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alla replica di Beppe Sala a Chiara Ferragni sulla questione sicurezza a Milano. «Nessun piano di azione - continua De Corato -, quindi, per arginare l’escalation di violenza in città, nessuna iniziativa in programma per salvare il salvabile, ma solo effimere parole e promesse. In una città in cui ieri mattina è avvenuta una violenta rapina a mano armata in via Bergamo, nel quartiere chic di Porta Romana, in cui le baby gang esplodono bombe carta in piazza Mirabello e in cui giovani donne rischiano di essere stuprate in pieno pomeriggio, il sindaco giudica la situazione “non drammatica” e non condivide il pensiero dell’imprenditrice digitale. Anzi, il sindaco ha dichiarato di essere al lavoro per la città: sì, forse per determinare condizioni di insicurezza, con la sua politica dell’accoglienza sconsiderata. Le sue marce pro-immigrazione e il suo perbenismo hanno fatto sì che Milano, negli ultimi anni, diventasse la città-sede di immigrati irregolari e malviventi».

«Per rendere l’idea della situazione allarmante che vige in città – continua l’esponente di Fratelli d’Italia -, è sufficiente leggere le notizie delle ultime ore, di fronte alle quali il primo cittadino, evidentemente, rimane indifferente. Ieri nel quartiere residenziale e studentesco di Città Studi la Squadra Mobile di Milano ha arrestato due cittadini marocchini, entrambi irregolari e pluripregiudicati, per due rapine ai danni di un’anziana e di una donna italiana, assalita con al fianco il figlio di appena due anni. In tarda serata, in zona Darsena, un giovane straniero, anche lui irregolare in Italia e con la fedina sporca, ha derubato un uomo e aggredito gli agenti, intervenuti sul posto. Non è tutto: la Polizia di Stato ha arrestato in flagranza tre persone, un cittadino romeno, un palestinese e un marocchino, ritenuti responsabili di estorsione aggravata commessa ai danni di un cittadino italiano riconosciuto invalido civile. E, ancora, in zona Stazione Centrale, in via Sammartini, intorno alla mezzanotte, due bande di extracomunitari, di nazionalità somala e algerina, si sono azzuffate, e all’arrivo della Polizia uno dei soggetti coinvolti aveva un orecchio parzialmente staccato. Eppure, a fronte di sei arresti di stranieri e nordafricani in meno di 24 ore e di faide sanguinarie fra extracomunitari, Sala è in disaccordo con Chiara Ferragni, che ha restituito un quadro preoccupante della metropoli, giudicandola ‘fuori controllo’. Senza dubbio quella dell’influencer è “opinione personale”, come ha precisato il primo cittadino, ma i fatti di delinquenza di questi giorni sono un dato di fatto. Da mesi ribadisco l’urgenza di fare chiarezza sui 225 agenti di Polizia promessi a febbraio da Lamorgese. Ma solo oggi, perché rimbrottato da Chiara Ferragni, il sindaco è tornato sull’argomento. Anche in questo caso, comunque, la sua risposta non è stata risolutiva né chiarificatrice: le forze dell’ordine “sono arrivate in parte”, ha detto, “ma voglio capire quando le altre arriveranno”. Rimandare a domani, significa continuare a tergiversare, mentre Milano è sempre più stretta nella morsa della criminalità», ha concluso Riccardo De Corato.