Regione Lombardia, nuova ordinanza: stretta per ristorazione e attività sportive, a scuola è di nuovo didattica a distanza alternata

Da Palazzo Lombardia arrivano le nuove restrizioni: ristorazione solo fino alle 24, stop alla vendita di alcolici dalle 18 alle 6, competizioni sportive locali ferme. Intanto la scuola ripiomba nell’incubo della didattica a distanza

La via era tracciata da giorni; persino i più distratti si erano certo resi conto che la strada imboccata da Governo e Regioni avrebbe portato a grandi passi verso norme sempre più restrittive sino ad arrivare al famigerato lockdown, questa volta si spera parziale e non totale. In pochi però si sarebbero forse aspettati una tale subitaneità di provvedimenti, presi in tutta fretta a causa del nuovo diffondersi su vasta scala della pandemia. E così, mentre Giuseppe Conte, Roberto Speranza e la innumerevole schiera di tecnici al loro fianco lavorano ad un nuovo, urgente, Dpcm, che con ogni probabilità prevederà un coprifuoco totale a partire dalle ore 22, Regione Lombardia ha giocato d’anticipo.
In un incontro organizzato presso la sede regionale, a Palazzo Lombardia, il Governatore Attilio Fontana, alla presenza dei sindaci dei capoluoghi lombardi, dei capigruppo di maggioranza e opposizione in consiglio regionale, del prefetto di Milano, Renato Saccone, e in collegamento telefonico con il Ministro della Salute Roberto Speranza ha partorito la nuova ordinanza regionale. I nuclei tematici fondamentali toccati dal testo in oggetto sono sostanzialmente tre: settore della ristorazione a cui è strettamente collegato il tema della movida, sport e scuola. Se, a livello economico, ciò che maggiormente preoccupa è il primo campo considerato, una riflessione seria ed importante meriterebbe invece il tema scuola, istituzione su cui la società dovrebbe costruire le proprie fondamenta e il proprio futuro, ma troppo spesso sacrificato sull’altare di interessi economici e di parte, considerato come un problema in più cui dover far fronte piuttosto che inteso come una opportunità da cogliere. 
La nuova ordinanza lombarda prevede, come accennato, che le attività di ristoranti, pizzerie, trattorie e simili siano consentite sino alle ore 24.00; tale misura non si applica agli esercizi situati lungo le autostrade e nelle aerostazioni. Stesse regole per bar, pub e birrerie, in cui la somministrazione di alimenti e bevande sarà consentite sino alle ore 24.00; in tali attività è consentito dopo le ore 18.00 il consumo di alimenti e bevande esclusivamente ai tavoli. 
È vietata la vendita d’asporto di qualsiasi bevanda alcolica da parte di tutte le tipologie di esercizi pubblici, nonché da parte degli esercizi commerciali e delle attività artigianali dalle ore 18.00, mente resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio.
Chiusi dalle 18 alle 6 anche i distributori automatici di bevande e alimenti confezionati; vietato anche consumare pasti e spuntini in aree pubbliche negli stessi orari.
Il capitolo sport prevede lo stop di tutte le competizioni (oltre che degli sport di contatto praticati a livello amatoriale) e degli allenamenti degli sport di contatto svolti a livello locale e regionale sia agonistici che di base. 
Il tema scuole, relegato in fondo alla lista delle attività sottoposte a restrizioni, è liquidato con la seguente, ambigua, frase: «Le scuole secondarie di secondo grado e le istituzioni formative professionali secondarie di secondo grado devono organizzare le attività didattiche con modalità a distanza alternate ad attività in presenza, ad eccezione delle attività di laboratorio». Ciò significa, probabilmente, che saranno nuovamente i singoli istituti scolastici a dover far fronte, in base alla situazione contingente, alle problematiche che via via si susseguono, escogitando metodi alternativi alla normale didattica in presenza. Anche per atenei ed università la raccomandazione è quella di programmare corsi e lezioni in modalità telematica.
La presente ordinanza, che revoca e sostituisce quella emanata appena 24 ore prima, produce i propri effetti siano alla data del 6 novembre 2020.
Al testo in oggetto sono infine allegati gli elenchi delle diverse attività economiche con rispettive misure da rispettare e norme cui attenersi.

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