Abate risponde ai rilievi di Zanni sulla Cava Manara precisando che «sono state rispettate tutte le formalità previste dalla normativa»

Il Sindaco di Pantigliate sostiene: «La Regione, su diniego di Settala, non ha autorizzato la cava Grondone, altrimenti oggi, grazie a chi sostiene e si candida nelle file della lista di “Vivere Pantigliate”, avremmo due cave: a nord l’attuale cava Manara e a sud la cava Grondone, in località Cassinazza»

Nel perimetro blu la Cava che sarebbe dovuta sorgere a ovest di Settala al confine con Pantigliate

Nel perimetro blu la Cava che sarebbe dovuta sorgere a ovest di Settala al confine con Pantigliate

Con una nota stampa il sindaco di Pantigliate Franco Abate relativamente all’articolo sulla Cava Manara pubblicato da 7giorni il 4 aprile ’24, con le dichiarazioni di Patrizia Zanni candidata al Consiglio Comunale di Pantigliate precisa che: «Per quanto riguarda le puntualizzazioni di un candidato alle prossime elezioni nelle file della lista  “Vivere Pantigliate”, relativamente alle modalità da seguire e la stesura di convenzioni con le società che gestiscono le cave, posso rassicurare il candidato e tutti i Cittadini che sono state rispettate tutte le formalità previste dalla normativa procedurale. Comprendo che i candidati della lista “Vivere Pantigliate” sentano la necessità di esprimersi su tali argomenti, infatti, oltre a rilasciare un “nulla osta” alla Cava Manara, alcuni loro sostenitori e candidati, nel giugno 2010, avevano approvato la convenzione per un’altra cava (ATEg35 Località Cassinazza) con la società Cave Grondone srl, che avrebbe portato la scavazione di circa 2,1 milioni mc di terreno nel pieno del Parco Sud, a ridosso di Settala e vicino ai ruderi della Cascina “Cassinazza”, che piangeva inutilmente vendetta per lo scempio fatto alla sua storia.

Fortunatamente, la Regione, su diniego di Settala, non ha autorizzato la cava Grondone, altrimenti oggi, grazie a chi sostiene e si candida nelle file della lista di “Vivere Pantigliate”, avremmo due cave: a nord l’attuale cava Manara e a sud la cava Grondone, in località Cassinazza.

La giustificazione a queste scelte, a queste modalità di gestire l’ambiente e il territorio è sempre stata una necessità di cassa, per coprire i debiti che erano presenti in bilancio o per finanziare nuove opere, a volte non necessarie.

Menomale che in questi ultimi anni da parte mia e dell’amministrazione comunale c’è stata una maggiore attenzione alle reali necessità del territorio e al rispetto dell’ambiente e alle persone, attenzione e rispetto che i Cittadini hanno sicuramente apprezzato».

Il sindaco Franco Abate insieme alla nota stampa ha inviato anche una memoria della vicenda:

«In questi giorni ho fatto una comunicazione a tutti i Cittadini per quanto successo relativamente alla vicenda dell’insediamento estrattivo di Cava Manara che, come previsto dal Piano Cave regionale, interesserà prossimamente anche il territorio di Pantigliate.

Il Piano Provinciale Cave ex L.R. 14/98 approvato dalla Regione nel 2006, recepito e approvato da Città Metropolitana nel 2010, prevede nello specifico un ampliamento della cava ATEg26 in territorio di Pantigliate per un’area “estrattiva sotto falda”.

Nel 2008, l’allora giunta comunale di Pantigliate, deliberava la procedura di valutazione ambientale al progetto “Gestione produttiva dell’ATEg26 del piano cave della provincia di Milano – committente ditta Flli Manara”.

Ai giorni nostri, in data 29 maggio 2023, la società Holcim/F.lli Manara, faceva istanza a Città metropolitana per ottenere l’autorizzazione a estendere, come previsto dal piano cave, l’ampliamento dell’attività di cavazione sul territorio di Pantigliate.

Tra i vari documenti che dovevano essere finalizzati durante la fase di confronto con gli enti coinvolti (Regione, Città Metropolitana, Parco Sud, il Comune di Pantigliate, Mediglia, Peschiera), il Comune di Pantigliate è stato chiamato a sottoscrivere una convenzione con gli operatori economici Holcim/F.lli Manara, con lo scopo di attuare interventi migliorativi per l’ambiente e opere di mitigazione da implementare a favore del territorio comunale.

Le contrattazioni con gli operatori economici Holcim/F.lli Manara sono durate mesi con telefonate, incontri e bozze di convenzioni con le quali l’attuale amministrazione comunale ha richiesto di migliorare le opere di mitigazione per il nostro territorio, una specifica attenzione alle modalità di lavorazione e trasporto dei materiali della cava, oltre alla necessità di salvaguardare le vicinanze abitative con appositi interventi.

Preso atto della scarsa ricettività dei nostri interlocutori rispetto alle richieste avanzate dall’Amministrazione comunale, l’amministrazione comunale ha protocollato una proposta finale di convenzione che, però, non è stata recepita; infatti, non sono state accolte le nostre istanze a tutela del nostro territorio.

Per questo motivo, relativamente al Piano Cave in località Cascina Fornace, l’Amministrazione comunale non si è espressa positivamente».