Peschiera Borromeo, 640 scatoloni di aiuti umanitari per l’Ucraina, in partenza per la città di Leopoli per poi essere ridistribuiti

Grande dimostrazione di solidarietà da parte dell’intera comunità di Peschiera Borromeo e limitori, in poche ore la raccolta organizzata in Municipio aveva raggiunto la capienza necessaria

Al centro l'assessore Beatrice Rossetti e il vicesindaco Stefania Accosa che hanno seguito la raccolta

«Grande esempio di solidarietà da parte dell’intera comunità peschierese – recita un comunicato stampa diffuso dal Comune di Peschiera Borromeo -: i cittadini, le attività commerciali, le associazioni e persino i residenti dei comuni limitrofi hanno donato una quantità incredibile di beni di prima necessità che raggiungeranno la popolazione ucraina. In poche ore l'appello del Comune era diventato virale, tuttavia in seguito alle nuove indicazioni pervenute dalla Prefettura la raccolta è stata bloccata in anticipo rispetto alla scadenza inizialmente prevista, per poter poi consegnare il materiale nella mattinata di giovedì 3 marzo. Nonostante il poco tempo a disposizione la risposta è stata incredibile: sono ben 640 gli scatoloni consegnati presso la Post Service Group, azienda con sede a Peschiera che si occupa di trasporti in tutto il mondo. Dall’inizio dell’emergenza hanno sospeso la loro attività e si occupano solo di trasporto umanitario. Le 640 scatole verranno consegnate in un centro di smistamento presso la città di Leopoli e ridistribuite. All'interno degli scatoloni: cibo, farmaci, abbigliamento, prodotti per l'infanzia e per l’igiene. I camion potranno entrare in Ucraina attraverso il cosiddetto "corridoio verde" grazie alla collaborazione con il consolato ucraino, che – notizia delle ultime ore – ha confermato tramite il portavoce l’avvenuta ricezione dell’ingente quantitativo di materiale e ringraziato la comunità di Peschiera Borromeo. Inizialmente i beni di prima necessità raccolti avrebbero dovuto raggiungere anche il campo profughi di Siret, ma – conclude la nota stampa -visti i tanti pacchi inviati anche da Segrate in quest'ultimo luogo, è arrivata la richiesta al Comune di Peschiera di inviarli direttamente all'interno del territorio ucraino dove stanno accadendo eventi drammatici».

«In questi giorni difficili per tutti - ha dichiarato Beatrice Rossetti, assessore ai Servizi sociali - con una guerra in corso appena fuori dai confini dell’Unione Europea, il Comune, i cittadini, le associazioni, tutti insieme, hanno dimostrato di saper reagire con un senso civico straordinario: sono centinaia le persone che hanno donato beni di prima necessità per le famiglie e i bambini dell’Ucraina e decine quelle che hanno prestato il proprio aiuto nel preparare questi beni per il trasporto. Tutti insieme abbiamo saputo rispondere ad una terribile tragedia con concretezza, umanità e amore per il prossimo».

«Le persone hanno dimostrato la parte migliore che risiede in ognuno di noi - ha dichiarato il vicesindaco Stefania Accosa - ed è stato un piacere poter collaborare alla raccolta insieme anche ai nostri dipendenti comunali. Purtroppo, non per nostro volere, abbiamo dovuto sospendere prima del dovuto l'accettazione del materiale e attendiamo nuove indicazioni dalla Prefettura per sapere quando riattivarci. In questa incertezza l'unica conferma è stata ancora una volta il grande cuore dei cittadini e di tutti gli italiani».