Peschiera Borromeo, l'ex cascina Lorini di Linate aspetta di essere demolita

I ruderi della ex Cascina Lorini sono fatiscenti, invasi dai topi ed irrecuperabili, si attende che il Comune proceda alla demolizione

L'ex Cascina Lorini di Linate, Peschiera Borromeo

L'ex Cascina Lorini di Linate, Peschiera Borromeo

Peschiera Borromeo, nella frazione di Linate l’ex Cascina Lorini attende ancora di essere demolita. In stato di totale abbandono da anni, i ruderi della cascina sono pericolanti, e l’area, confinante con abitazioni di recente costruzione, è transennata dal 2005. Tre anni fa era stato programmato un progetto di recupero, poiché la zona delle stalle si prestava ad una riqualificazione, ma non fu mai realizzato, e ormai l’edificio è totalmente irrecuperabile. L’unica opzione resta la demolizione della struttura, dove prolificano molti topi, volatili e dove è stata inoltre segnalata la presenza di amianto. La cascina, o meglio, ciò che ne resta, si trova presso viale delle Rimembranze numero 18, dove parte dello spazio è stato edificato, e recandosi in una traversa del viale ci si rende conto dello stato di incuria che caratterizza la superficie in questione. Alcune abitazioni sono a contatto con l’area dismessa e sono esposte, di conseguenza, anche verso il cascinale, la cui vista non è esattamente incantevole. Ma più che l’aspetto estetico, è la questione in merito alla sicurezza e alla condizione sanitaria a preoccupare maggiormente. Una residente si è occupata infatti della raccolta firme per far presente al Comune la problematica dei topi, e dopo vari solleciti, un tecnico Asl e un tecnico del Comune hanno effettuato un sopralluogo. Il primo, constatando la situazione di grave negligenza in cui versa la struttura, ha consigliato al Comune di agire il prima possibile, entro una settimana dalla suddetta visita, per ripulire almeno il piano terra. Lo sgombero dell’area però non è ancora partito, anche per il problema del rischio di cedimenti, appurato dal crollo di parte di un muro, poi abbattuto definitivamente dal Comune.  L’ultimo crollo registrato, è avvenuto solamente il 23 maggio scorso, ed ha colpito parte del tetto. L’incresciosa situazione, ha portato alcuni residenti delle case più adiacenti ad abbandonare la propria abitazione, angosciati dal rischio di crolli, unito al problema sanitario sopra esposto, al quale non è seguita una disinfestazione. Al momento non sembrano esserci in programma azioni volte alla demolizione dei ruderi. Questo ritardo a intervenire è forse dovuto all'alto costo per effettuare lo disfacimento, ma agire significherebbe riqualificare questa zona di Linate, e si auspica che il prima possibile si proceda in tal senso.